lunedì 4 agosto 2014

Ce ne faremo una ragione.

Riforme, riprende la votazione sugli emendamenti al ddl Boschi. Via libera al decreto sulla Pa (DIRETTA)

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RIFORME VOTAZIONE EMENDAMENTI
Il disegno di legge che riforma il Senato e il Titolo V della Costituzione è al rush finale a Palazzo Madama. Ultima settimana di lavoro prima della pausa estiva con il ddl Boschi che potrebbe vedere la prima approvazione in Parlamento già giovedì. Si riparte con l'articolo 3 dopo una settimana segnata dal duro ostruzionismo delle opposizioni al provvedimento, ma avendo superato i primi due articoli del ddl, tutto dovrebbe procedere a partire da oggi velocemente. I tremila emendamenti depositati dall'articolo 3, che modifica l'articolo 60 della Costituzione sulla durata della Camera dei deputati, dovrebbero infatti ridursi sensibilmente se si dovesse ripristinare il dialogo con Sel e se si concretizzassero le aperture annunciate dal governo su alcuni temi, cari anche al partito di Nichi Vendola.
I punti su cui l'esecutivo e i relatori, Anna Finocchiaro e Roberto Calderoli, hanno deciso di aprire alle opposizioni sono infatti ancora in discussione e si attendono, trovato l'accordo, le modifiche annunciate venerdì dal ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi. Prima però la Commissione Affari Costituzionali ha licenziato il testo del decreto legge sulla Pa, inserendo le quattro modifiche apportate dal Governo, tra cui la cancellazione della cosiddetta norma "quota 96" sui 4mila pensionamenti della scuola. In aula il voto poi sulle pregiudiziali di Costituzionalità sul provvedimento, dopodiché i lavori dell'assemblea si concentreranno sulle riforme e dopo le 20 potrebbe già cominciare la discussione generale sul decreto su cui il governo ha l'intenzione di porre la fiducia. Il provvedimento deve tornare alla camera per il via libera definitivo.
I relatori restano al testo introdotto in commissione e dalla commissione approvato, ovvero la restaurazione del regime vigente". Così la senatrice Pd Anna Finocchiaro, replicando ad una sollecitazione di Vannino Chiti in Aula sottolinea la conferma del testo uscito dalla Commissione, che prevede l'immunità anche per i senatori.
L'aula del senato ha approvato in meno di mezz'ora gli articolo 5, 6 e 7 della riforma costituzionale. L'articolo 5, (188 sì, 14 no, 7 astenuti) prevede che "il regolamento stabilisce in quali casi l'elezione o la nomina alle cariche negli organi del senato possono essere limitate in ragione dell'esercizio di funzioni di governo regionali o locali". L'articolo 6 riguarda i regolamenti e la tutela dei diritti delle minoranze parlamentari nonchè la presenza dei membri del governo alle sedute delle camere. Infine l'articolo 7, approvato con 189 voti a favore, 13 contrari e 11 astenuti, riguarda i titoli di ammissione dei componenti del senato.
Fermare, per oggi, il voto degli emendamenti all'art. 9, compreso, del ddl riforme. E' questa la proposta avanzata all'Aula del Senato dalla relatrice al ddl Anna Finocchiaro che, vista l'assenza del co-relatore Roberto Calderoli per un grave lutto familiare, sottolinea l'opportunità di fermare il dibattito in Aula prima dell'art.10 "poichè incontreremo il cuore del provvedimento sulle funzioni legislative del Senato". La proposta è stata accettata dai gruppi.
Via libera dell'Aula del Senato anche all'articolo 5 del ddl riforme costituzionali, secondo il quale è il regolamento a stabilire in quali casi le nomine alle cariche del futuro Senato possano essere limitate in ragione dell'esercizio di funzioni di governo regionali o locali. Il sì dell'Aula giunge con 188 voti favorevoli, 14 contrari, 7 astenuti.
Dopo l'approvazione dell'articolo 3, in pochi minuti l'Aula del Senato ha approvato in tempi 'record' anche l'articolo 4 del ddl riforme e si è passati all'esame dell'articolo 5.
L'articolo 3 prevede che il Presidente della Repubblica potrà nominare 5 senatori scegliendo tra "i cittadini che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario. Tali senatori durano in carica sette anni e non possono essere nuovamente nominati". Inoltre, si stabilisce la durata della Camera dei deputati che resterà in carica per 5 anni.
L'Articolo 4 riguarda i titoli di ammissione dei componenti del Senato delle Autonomie.
L'aula del senato ha approvato con 184 Voti a favore, 12 contrari e 11 astenuti l'articolo 3 della riforma costituzionale.
Il Movimento 5 Stelle conferma che il disegno di legge di Riforma costituzionale è una "porcata" e annuncia in aula al Senato che non parteciperà ai lavori. Lo ha annunciato Vito Petrocelli, capogruppo del M5S al Senato.
"Il Movimento 5 Stelle conferma che questa legge porcata di riforma non merita la nostra presenza e partecipazione in Aula. Lo afferma il capogruppo grillino al Senato, Vito Petrocelli, quando l'Aula di palazzo Madama riprende l'esame del ddl riforme. Il Movimento 5 Stelle prosegue quindi con l'Aventino.
La commissione Affari Costituzionali del Senato ha licenziato il testo del decreto legge sulla Pubblica amministrazione, inserendo 4 modifiche rispetto al provvedimento uscito dalla Camera. Si tratta degli emendamenti del governo, tra cui c'è la cancellazione di quota 96, la norma che liberava 4 mila pensionamenti nella scuola.

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