Renzi difende gli 80 euro: «Utili a 11 milioni di Italiani». Ma i consumi sono al palo
Il premier, intrattenendosi con i giornalisti poco distante da Palazzo Chigi, parla di economica e si mostra ottimista: «Cercheremo di fare di più e meglio, anche se l'impresa non è semplice»
Matteo Renzi è ottimista: rassicura chi gli chiede del lavoro per le riforme da varare chiede ancora un po’ di pazienza in attesa della fatidica uscita dal tunnel della crisi economica. Lo ha fatto anche stamane intrattenendosi con i giornalisti all’uscita dalla libreria Feltrinelli, poco distante da Palazzo Chigi, dove si era recato per comprare alcuni libri.
«LA RIPRESA ARRIVERÀ» – «Ancora non siamo fuori dalla situazione di difficoltà. Ancora c’è molto da fare. Questo – ha spiegato il presidente del Consiglio – impone a tutti noi di essere ancora più decisi e forti nel percorso di riforme e cambiamenti che dobbiamo fare… del lavoro, della giustizia, del fisco, del sistema della pubblica amministrazione… a quelli che dicono che gli 80 euro non sono serviti (fa riferimento a ConfCommercio ndr) a niente io dico che ci sono 11 milioni di italiani che la pensano in modo diverso. Cercheremo di fare di più e meglio, anche se l’impresa non è semplice. La ripresa per l’Italia è un po’ come l’estate: arriva in ritardo, non bella come ce l’aspettavamo ma arriva».
«RIFORMA DEL SENATO? LA POLITICA STA FACENDO BENE LA SUA PARTE» – Sul fronte delle riforme, Renzi ha poi spiegato che quella del Senato «è solo un inizio». «Quanti di voi avrebbero scommesso anche solo 20 giorni fa che saremmo arrivati ad una soluzione in cui i senatori cambiano il senato: una cosa storica. Si danno meno poteri alle regioni. Si riduce il numero di coloro che vivono con la politica. La politica sta facendo bene la sua parte. Vedo un clima molto bello tra gli italiani. la gente ha voglia di cambiare e cambieremo».
«FACCIAMO DOMANDE SERIE!» – Infine è arrivata da Renzi anche una piccola frecciata ad un giornalista che gli chiedeva di divergenze con il ministero della Giustizia. «Dai ragazzi, facciamo domande serie!», ha esclamato il capo del governo.
(Immagine da Youtube. Canale: Vista Agenzia Televisiva Nazionale)
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