Senato e riforma, l'Aula procede spedita. Ma M5s disertano i lavori: "Una porcata"
Accelerazione in Aula: approvazione a raffica degli articoli dal 3 al 7 del ddl Boschi. Il presidente della Repubblica nomina cinque senatori, ma non più a vita: carica di sette anni, non rinominabili. La Camera unica elettiva, durata cinque anni. Finocchiaro chiede di fermarsi all'art.9, per l'assenza causa lutto dell'altro relatore Calderoli. I gruppi accolgono la richiesta
ROMA - Dopo l'approvazione dell'articolo 2, il "cuore" della riforma del Senato disegnata dal ddl Boschi, che riduce a 100 i membri della nuova assemblea, proseguono i lavori dell'Aula di Palazzo Madama per arrivare a completare la disamina e il voto dei restanti articoli del provvedimento e dei suoi emendamenti. L'attenzione ormai è tutta rivolta al raggiungimento, o meno, dell'obiettivo finale: l'approvazione della riforma del Senato entro l'8 agosto, ultimo giorno utile prima della sospensione estiva, secondo gli auspici del premier Matteo Renzi e del presidente del Senato, Pietro Grasso.
Gli intoppi non mancano, anche dopo il passaggio delle misure qualificanti la riforma nonostante l'argine delle opposizioni. Stamane la seduta al Senato è stata sospesa per la momentanea assenza di Anna Finocchiaro, relatrice del ddl sulle riforme, mentre l'altro relatore, Roberto Calderoli, non è presente perché colpito da un lutto, la morte della madre. Nel frattempo il Movimento 5 stelle, per bocca del capogruppo Vito Petrocelli, ha confermato che non rientrerà in Aula e quindi non parteciperà all'esame del testo, definito una "porcata".
Superata l'impasse, alla ripresa della seduta il Senato ha impresso una grande accelerazione. All'ordine del giorno l'articolo 3 della riforma Boschi che prevede che il presidente della Repubblica possa nominare cinque senatori, per "altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario". I senatori non dureranno più in carica a vita ma sette anni, ossia quanto dura la carica del capo dello Stato, e non potranno essere nuovamente nominati. L'articolo 3 è stato approvato con 184 voti a favore, 12 contrari e 11 astenuti.
L'aula del Senato ha quindi approvato l'articolo 4 della riforma costituzionale, modificando l'art. 60 della Carta: si distingue la durata della Camera dei Deputati, l'unica elettiva, in cinque anni, separandola dal Senato. Con la riforma Boschi il mandato dei senatori sarà legato alla durata dei Consigli regionali che li eleggeranno. "La Camera dei Deputati è eletta per cinque anni" e la durata "non può essere prorogata se non per legge e soltanto in caso di guerra" è la nuova formulazione del'articolo 60, che nella versione attualmente in vigore prevede che "la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica sono eletti per cinque anni". Ancora 184 i voti a favore, 14 i contrari, 9 gli astenuti.
Approvato anche l'articolo 5 del ddl riforme, che modificando l'articolo 63 della Costituzione stabilisce che è il regolamento a stabilire in quali casi le nomine alle cariche del futuro Senato possano essere limitate in ragione dell'esercizio di funzioni di governo regionali o locali. Il sì dell'Aula giunge con 188 voti favorevoli, 14 contrari, 7 astenuti.
La relatrice Anna Finocchiaro, presidente della commissione Affari Costituzionali, ha chiesto all'Aula di continuare l'esame fino all'articolo 9 del ddl Boschi, per aspettare il ritorno del relatore di minoranza, Roberto Calderoli. La richiesta è stata accolta dai gruppi. "Calderoli non può essere in Aula - ha detto Finocchiaro - poiché incontreremo il cuore del provvedimento sulle funzioni legislative del Senato chiederei all'Aula di poter finire le votazioni di oggi fino all'articolo 9 compreso per aspettare Calderoli". L'articolo 10 del ddl riguarda le funzioni del nuovo Senato.
A seguire, disco verde anche per l'articolo 6 del ddl riforme, relativo alle prerogative dei parlamentari. I voti favorevoli sono stati 195, 10 i contrari. L'articolo 6 del ddl, coordina le previsioni sul regolamento della Camera con la struttura del nuovo bicameralismo e prevede che i regolamenti di entrambi i rami del Parlamento debbano garantire "i diritti delle minoranze parlamentari", oltre a regolare la presenza dei componenti dell'esecutivo nelle sedute parlamentari.
Approvato l'articolo 7 del ddl Boschi, che regola i titoli di ammissione dei componenti del Senato: 189 sì, 13 no e 11 astenuti. L'aula è ora impegnata a discutere l'articolo 8.
Gli intoppi non mancano, anche dopo il passaggio delle misure qualificanti la riforma nonostante l'argine delle opposizioni. Stamane la seduta al Senato è stata sospesa per la momentanea assenza di Anna Finocchiaro, relatrice del ddl sulle riforme, mentre l'altro relatore, Roberto Calderoli, non è presente perché colpito da un lutto, la morte della madre. Nel frattempo il Movimento 5 stelle, per bocca del capogruppo Vito Petrocelli, ha confermato che non rientrerà in Aula e quindi non parteciperà all'esame del testo, definito una "porcata".
Superata l'impasse, alla ripresa della seduta il Senato ha impresso una grande accelerazione. All'ordine del giorno l'articolo 3 della riforma Boschi che prevede che il presidente della Repubblica possa nominare cinque senatori, per "altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario". I senatori non dureranno più in carica a vita ma sette anni, ossia quanto dura la carica del capo dello Stato, e non potranno essere nuovamente nominati. L'articolo 3 è stato approvato con 184 voti a favore, 12 contrari e 11 astenuti.
L'aula del Senato ha quindi approvato l'articolo 4 della riforma costituzionale, modificando l'art. 60 della Carta: si distingue la durata della Camera dei Deputati, l'unica elettiva, in cinque anni, separandola dal Senato. Con la riforma Boschi il mandato dei senatori sarà legato alla durata dei Consigli regionali che li eleggeranno. "La Camera dei Deputati è eletta per cinque anni" e la durata "non può essere prorogata se non per legge e soltanto in caso di guerra" è la nuova formulazione del'articolo 60, che nella versione attualmente in vigore prevede che "la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica sono eletti per cinque anni". Ancora 184 i voti a favore, 14 i contrari, 9 gli astenuti.
Approvato anche l'articolo 5 del ddl riforme, che modificando l'articolo 63 della Costituzione stabilisce che è il regolamento a stabilire in quali casi le nomine alle cariche del futuro Senato possano essere limitate in ragione dell'esercizio di funzioni di governo regionali o locali. Il sì dell'Aula giunge con 188 voti favorevoli, 14 contrari, 7 astenuti.
La relatrice Anna Finocchiaro, presidente della commissione Affari Costituzionali, ha chiesto all'Aula di continuare l'esame fino all'articolo 9 del ddl Boschi, per aspettare il ritorno del relatore di minoranza, Roberto Calderoli. La richiesta è stata accolta dai gruppi. "Calderoli non può essere in Aula - ha detto Finocchiaro - poiché incontreremo il cuore del provvedimento sulle funzioni legislative del Senato chiederei all'Aula di poter finire le votazioni di oggi fino all'articolo 9 compreso per aspettare Calderoli". L'articolo 10 del ddl riguarda le funzioni del nuovo Senato.
A seguire, disco verde anche per l'articolo 6 del ddl riforme, relativo alle prerogative dei parlamentari. I voti favorevoli sono stati 195, 10 i contrari. L'articolo 6 del ddl, coordina le previsioni sul regolamento della Camera con la struttura del nuovo bicameralismo e prevede che i regolamenti di entrambi i rami del Parlamento debbano garantire "i diritti delle minoranze parlamentari", oltre a regolare la presenza dei componenti dell'esecutivo nelle sedute parlamentari.
Approvato l'articolo 7 del ddl Boschi, che regola i titoli di ammissione dei componenti del Senato: 189 sì, 13 no e 11 astenuti. L'aula è ora impegnata a discutere l'articolo 8.
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