"Per capire davvero se un accordo è valido o no bisogna metterlo in pratica, mentre sono fermamente convinto che Renzi abbia fatto bene a fare l'accordo con Berlusconi": ha risposto così, Adriano Celentano, al direttore della rivista San Francesco, padre Enzo Fortunato, che gli chiedeva del confronto in atto in questi giorni sulla nuova legge elettorale.
Nell'intervista al mensile edito dal Sacro convento di Assisi - che la pubblicherà nel numero di febbraio e anticipata sul sito sanfrancesco.org - Celentano osserva che Renzi, "prima di rivolgersi a Berlusconi aveva implorato Grillo. Che per la seconda volta (la prima con Bersani) si è rifiutato di fare l'infiltrato che, come Robin Hood, poteva rubare ai ricchi per dare ai poveri. Per cui Renzi, non avendo altra scelta, si è accordato con chi, pur avendo una condanna, è tra i primi posti in classifica con ben otto milioni di voti. Perciò mi fanno ridere gli ipocriti quando dicono che non doveva parlare con Berlusconi. Infatti Renzi non ha parlato con Berlusconi. Ha parlato con otto milioni di italiani che casualmente assomigliano a Berlusconi".
Celentano, rispondendo ad un'altra domanda, afferma che "Grillo e Renzi sono il nuovo della politica italiana. Io li vedrei bene insieme". L'artista si dice "soddisfatto" di come stiano lavorando i grillini, "anche se non sempre condivido certi loro comportamenti. Il fatto che lavorino per il bene del Paese, e questo lo si vede, non significa che certi toni non risultino poi controproducenti e non diventino un boomerang contro i loro stessi buoni principi".
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Anche Antonello Venditti si dice favorevole all'accordo Renzi-Berlusconi: "Il segretario Pd ha fatto bene a incontrare Berlusconi, ci mancherebbe altro". Così Il cantautore romano, ospite di 'Un giorno da pecora', su Radio2. "Ho votato Renzi due anni fa - ha aggiunto - quando serviva, e anche alle ultime primarie, ma noi siamo sempre in ritardo, per cui sarebbe servito di più due anni fa. Oggi la frittatina è stata già infornata". A Renzi che canzone dedicherebbe? "lui ha un qualcosa di scanzonato, gli dedicherei una vecchia canzone, 'lo studente passa', una sorta di fanfara dei bersaglieri".