venerdì 31 gennaio 2014

Da leggere con attenzione.

CAOS IN PARLAMENTO

La violenza del M5s cancella le ragioni della protesta

Nulla giustifica la guerriglia dei grillini alla Camera, neanche la fretta legislativa del governo
bagarre, parlamento

Bagarre in Parlamento

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telesoneE così, ieri sera, il grillino Massimo De Rosa ha perso la testa: «Voi donne del Pd siete qui solo perché siete brave a fare pompini!». C’è in questo insulto feroce, gridato ad un gruppo di deputate - da Alessandra Moretti a Michela Marzano - tutta la violenza di un punto di non ritorno che in queste ore viene superato irrimediabilmente. 
 
 
Qui non si parla più del decreto sulla Banca dItalia, su cui i grillini, nel merito, avevano diversi punti di ragione. Non si tratta più dellImu. Qui non si parla più della legge elettorale e del brutto pasticcio delle liste bloccate - a cui si oppongono anche Nuovo Centro Destra, la Lega Nord, Fratelli dItalia e Sel - qui il problema è che la fase due del Movimento 5 stelle, quella che sta portando lattacco al cuore dello Stato (e in questo caso del Parlamento) non guarda più in faccia a nessuno, e prende le motivazioni politiche come pretesto per giustificare listeria. Se le deputate del Pd arrivano alla denuncia penale di un collega, vuol dire che la convivenza a Montecitorio diventa impossibile. Qui non si tratta più della nobile arte dellostruzionismo parlamentare, che ha una storia antica, ma non aggressiva, ma di pura e semplice violenza.
 

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