venerdì 31 gennaio 2014

Squadristi talebani integralisti. Mandiamo a casa questi fascisti.

Tumulti alla Camera: vi spiego perché Grillo e i 5stelle sono molto peggio di Berlusconi e del berlusconismo

Pubblicato: 31/01/2014 13:14



Provo a spiegare quello che ho visto a Montecitorio ieri e l'altro ieri e perché tutto quello che ho visto conferma la mia teoria che Grillo e i 5Stelle siano peggio, ma molto peggio, di Berlusconi e del berlusconismo (e non credevo mai ci potesse essere qualcosa di peggiore di Berlusconi e del Berlusconismo). La ragione è presto detta: Berlusconi è stato un veleno che ha tentato di corrompere la repubblica, Grillo e i suoi la repubblica non vogliono corromperla o piegarla, vogliono più semplicemente disfarsene.
Nessun deputato di nessun partito aveva mai impedito fisicamente al capogruppo di un partito avverso di rilasciare dichiarazioni alla stampa. Nessun parlamentare aveva mai impedito ad altri parlamentari di votare la fiducia frapponendosi fisicamente al passaggio sotto la presidenza. Nessun gruppo parlamentare aveva mai occupato fisicamente le aule delle commissioni, cercando apertamente la rissa e impedendo le riunioni e l'ingresso nelle aule degli altri parlamentari.
Dicono che si tratta di manifestazioni pacifiche di protesta. Pacifiche. Cosa vuol dire pacifiche? E, soprattuto, quali sarebbero allora le manifestazioni non pacifiche? Dobbiamo aspettarci l'uso delle armi? I comportamenti tenuti in questi giorni dai parlamentari 5Stelle integrerebbero fuori di qui il reato di violenza privata di cui all'articolo 610 del codice penale: "Chiunque, con violenza o minaccia, costringe altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa è punito con la reclusione fino a quattro anni."
Grande scandalo per la colluttazione tra il questore Dambruoso e la deputata Lupo. Ora tutti dimenticano che come dice Wikipedia:
"Funzione specifica dei Questori è quella del mantenimento dell'ordine all'interno di tutte le sedi della Camera, per mezzo degli assistenti parlamentari. Questa funzione è specifica in quanto le forze dell'ordine non possono in genere accedere alle sedi parlamentari (a meno di autorizzazione del Presidente)."
Insomma, qui alla Camera - giustamente - non possiamo chiedere alla polizia di tenere l'ordine. I questori e gli assistenti parlamentari hanno dunque il preciso dovere e la responsabilità di proteggere i parlamentari da eventuali violenze, attuali o potenziali. Dambruoso ha esagerato, ma come si vede dai video l'onorevole Lupo era tecnicamente all'assalto dei banchi del governo (dove sedeva, indifeso, il sottosegretario Bocci) e della presidenza. Boldrini non c'era, è vero, ma c'erano lì i funzionari (e i simboli dello Stato repubblicano). Dambruoso ha spintonato la Lupo, ma negli stessi attimi il "pacifico" manifestare grillino mandava due commessi in infermeria.
Quando 100 persone visibilmente alterate si muovono in branco nei corridoi della Camera, quando la presidenza è costretta per la prima volta nella Storia a chiudere i propri uffici a chiave, quando una massa occupa una commissione parlamentare costituita da un numero molto inferiore di commissari chiedendo alla presidenza di sospendere la seduta, o di cambiare aula, o di fare qualsiasi altra cosa, bene, tutto questo rappresenta un'intimidazione. E non è ammissibile che nel parlamento di un paese civile i rappresentanti del popolo lavorino sotto l'intimidazione di altri rappresentanti del popolo.
"Abbiamo con noi i cittadini", dicono i parlamentari grillini. Tutti, intendono. "I lavoratori" (tutti), avrebbero detto in URSS. "Il popolo" (tutto), direbbero in Cina. "Il popolo" (tutto), dicevano a Berlino negli anni 30. Non sono io che esagero. Venerdì sera Walter Verini, il nostro capogruppo in Commissione Giustizia, uno sempre pacatissimo e felpato, ha dovuto dire ad Alfonso Bonafede di 5Stelle parole che serviranno forse a far capire a chi legge il clima abbiamo vissuto. Lo ha guardato, e in modo ben intelligibile a tutti ha detto: "Io il vostro olio di ricino non lo berrò. Sappi che per combattere gente come voi, mio padre è salito sulle montagne".
Si badi bene. Io non dico che noi abbiamo sempre ragione nel merito e loro hanno sempre torto. Dico che quello che mi divide da 5Stelle - e che mi fa ritenere impossibile ogni possibile intesa, su qualsiasi argomento, con loro - è una fondamentale questione di metodo. Una questione che si traduce nel rispetto sacrale delle regole e dei simboli della democrazia rappresentativa, del decoro e dell'onore delle istituzioni repubblicane. Non mi si venga a dire che i partiti hanno trascinato nel disdoro la repubblica, che il governo ha esagerato con la decretazione d'urgenza né si sollevino altri pur validissimi argomenti di merito.
Il problema, lo ripeto, è che nessun difetto della repubblica può essere risolto in modo accettabile con l'abbattimento della repubblica. Nessuna magagna della politica e dei partiti si può superare facendo fuori l'una o gli altri. Nessuna differenza di idee può essere colmata impedendo fisicamente a un collega di parlare con la stampa.
In un paese civile se la politica fa schifo, la si cambia. Con gli strumenti della politica. Se la democrazia è corrotta, la si cura. Non la si uccide. Se M5S vuole cambiare le cose, ha un solo sistema: si sforzi di acquisire il consenso e la maggioranza dei seggi del parlamento. Se il piano non è questo, tutto il resto è assolutamente e definitivamente irricevibile.

Nessun commento:

dipocheparole     venerdì 27 ottobre 2017 20:42  82 Facebook Twitter Google Filippo Nogarin indagato e...