lunedì 27 gennaio 2014

E questo problema come viene risolto cari grillini talebani. Ma non vi è dubbio. Con il reddito di cittadinanza finanziato dal non acquisto degli F35. Poveri diavoli.


Poveri ma poveri

di   - 27/01/2014 - Bankitalia pubblica L’Indagine sui bilanci delle famiglie italiane nel 2012: la metà delle famiglie italiane vive con meno di duemila euro al mese, mentre un buon 16% sperimenta quella che gli esperti chiamano «povertà pseudo assoluta». Altro che belli

Poveri ma poveri
Il dieci percento delle famiglie italiane possiede il 46.6% della ricchezza netta familiare totale italiana. Lo dice l’Indagine sui bilanci delle famiglie italiane nel 2012, pubblicata oggi da Bankitalia che mostra la situazione, sempre più preoccupante, relativa al reddito delle famiglie italiane.
povertà in italia bankitalia (4)
METÀ DELLE FAMIGLIE ITALIANE VIVE CON MENO DI DUEMILA EURO AL MESE – Meno di duemila euro al mese: è con questa cifra che la metà delle famiglie italiane vive nel nostro paese. Il circa il 50% ha un reddito superiore ai 24.590 euro, mentre un buon 20% ha a disposizione un reddito annuo inferiore ai 14.457 euro, che si traduce in un reddito mensile intorno ai 1200 euro. C’è anche un 16% che vive in condizioni che gli esperti definiscono di «povertà pseudo assoluta» e questo dato è salito di due punti percentuali rispetto all’indagine condotta nel 2010. In questo caso, si parla di famiglie di tre persone che vivono con poco più di 15.000 euro all’anno, reddito che la Banca d’Italia ha fissato come soglia di povertà. Di fatto, un italiano su sei vive con circa 640 euro al mese. Il restante 10%, invece, è quello delle famiglie con il reddito più alto, che possono contare su più di 55.211 euro annui, che si traduce in una quota di del reddito pari al 26,3% del totale.
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CALA IL REDDITO DEI GIOVANI - Tra il 2010 e il 2012 a rimetterci maggiormente sono stati i lavoratori indipendenti e, in termini anagrafici, tutte le classi di età ad eccezione degli anziani hanno osservato un deterioramento delle proprie condizioni economiche. Nell’arco degli ultimi vent’anni, il reddito equivalente degli anziani, è passato dal 95% al 114% della media generale. La situazione peggiore resta quella degli individui nella fascia d’età tra i 19 e i 35 anni che, tra il 2010 e il 2012, hanno visto il proprio reddito ridursi del 15%, seguiti a ruota dalla fascia d’età 35-44 anni che hanno registrato una flessione del 14% del proprio reddito, insieme alle famiglie al di sotto dei 34 anni.


UNA FAMIGLIA SU QUATTRO HA UN MUTUO - Cala anche la propensione all’indebitamento, passata dal 27.7% del 2010 al 26.1% del 2012: una famiglia italiana su quattro ha un debito che, per lo più, consiste in un mutuo per l’acquisto o la ristrutturazione della casa, per i quali vengono chiesti, in media, poco più di 51.000 euro. Secondo il profilo tracciato dalla Banca d’Italia, le famiglie che oggi chiedono un mutuo hanno un reddito medio-alto, dove il capofamiglia ha meno di 55 anni e un titolo di studio elevato.

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