lunedì 27 gennaio 2014

Interessanti considerazioni dell'economista Vaciago.


La privatizzazione di Poste

Vaciago: "Far soldi sulle spalle del Paese è una fregatura”

Nell'arco di due anni il 40% delle azioni di Poste sarà dismesso. Critico l'economista Giacomo Vaciago: "Non posso privatizzare un servizio pubblico che resta un servizio pubblico. Se no che pasticcio viene fuori. Non si possono privatizzare monopoli”.

di Francesco ChyurliaDa oggi le Poste Italiane si avviano ad entrare nel portafoglio dei privati. Nell’arco di due anni (lo sottolinea da Davos il ministro dell’economia, Fabrizio Saccomanni) il 40% delle azioni sarà dismesso, lasciando però la maggioranza allo Stato. E’ un fatto epocale che lascia i fruitori del più tipico servizio pubblico, le Poste, interdetti e dubbiosi. C’è chi vede nella decisione, ampiamente anticipata nei mesi scorsi, un inevitabile processo di modernizzazione, e chi interpreta la scelta come un provvedimento utile solo per fare cassa.

Il professor Giacomo Vaciago, uno dei guru dell’economia italiana, dice di “non essere preparato sull’argomento e di non conoscerne i dettagli. Che contano molto”. Ma poi si scioglie e si lascia andare, per la nostra testata, a commenti non lusinghieri all’iniziativa: “Dobbiamo capire innanzitutto cosa si privatizza. Le Poste sono tre cose: sono una banca, consegnano la posta e hanno il monopolio nella gestione delle raccomandate. Bisogna capire se tutto questo è una cosa che si può vendere. Questa è una cosa da abolire, non da vendere”.

In che senso professore?
“Non ne posso più di far file per ritirare raccomandate inviate quando non ero in casa!  La privatizzazione di un monopolio è qualcosa che nei Paesi civili non c’è. Noi ci facciamo del male”.

Beh, uno dei motivi, forse il determinante, è quello di reperire risorse per sanare i conti.
“L’Inghilterra ha venduto tempo fa la Royal mail, solo che questa società inglese è come DHL. Nei Paesi civili non ci sono raccomandate con ricevuta di ritorno e non ci sono più i francobolli. Allora dobbiamo chiarirci: cosa sono le Poste? Privatizziamo i francobolli? Interessante, vuol dire che mi posso stampare i miei francobolli. Oppure che posso stampare il 40% dei francobolli?”.

Lei vede nell’operazione dei rischi concreti?
“Rischiamo di fare gli stessi errori che sono stati fatti con la vendita di Autostrade. Ora i privati possono aumentare le tariffe a piacere. Peccato che io devo usarle”.

Allora cosa posso privatizzare?
“Io posso privatizzare la Fiat e poi se non mi piace compro un’altra macchina, ma non posso privatizzare un servizio pubblico che resta un servizio pubblico. Se no che pasticcio viene fuori. Non si possono privatizzare monopoli”.

Che fare allora per reperire risorse?
“Si può privatizzare un mare di servizi pubblici. Tutti gli uffici dove c’è una biro vanno chiusi. Dove non ci sono tecnologie c’è un ostacolo alla crescita del Paese. Si deve fare spending review per risparmiare. Far soldi sulle spalle del Paese è una fregatura”.
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