domenica 8 dicembre 2013

Il grande statista. Mai nessuno prima di lui. Dopo di lui solo Grillo.

L’EX PREMIER

Berlusconi: «Il governo Monti fu colpo di Stato»

Alla kermesse della nuova Forza Italia, il Cavaliere
dice di essere stato «costretto a dare le dimissioni»

L’ex premier Silvio Berlusconi alla presentazione dei club della nuova Forza Italia (Ap/De Luca)L’ex premier Silvio Berlusconi alla presentazione dei club della nuova Forza Italia (Ap/De Luca)
«Fui costretto a dare le dimissioni e si installò un governo completamente oscuro agli elettori: se questo non è un colpo di stato ditemi come si può chiamare»: Silvio Berlusconi, alla kermesse per presentare i club della nuova Forza Italia, all’Auditorium Conciliazione di Roma, ripercorre le fasi che precedettero l’avvento del governo Monti e bolla gli eventi come «colpo di stato» con un riferimento nemmeno troppo velato al caso Ruby. «Vi ricorda qualcosa l’espressione bunga bunga? - aggiunge il Cavaliere - Sono stato accusato di cose efferate che ho giurato sulla testa dei miei figli di non aver mai commesso. Io ho 52 testimoni a favore contro sei. I loro sei vincono perché dicono la verità mentre tutti i miei 52 mentono».
FISCHI CONTRO ALFANO - Poi il Cavaliere nomina Angelino Alfano e dalla platea arrivano una pioggia di fischi e urla di dissenso dalla platea della convention :«Quando ho lasciato il partito ad Alfano - sottolinea l’ex premier - era al 37% e l’ho ripreso all’11,7%». E non manca una stoccata al governo Letta: «Questo governo non ha rispettato i patti. I nostri patti erano tre - aggiunge Berlusconi - nessun aumento dell’Iva, nessuna tassa Imu sulla casa perché per noi è sacra e volevamo un cambiamento forte nel modo di operare di Equitalia. Questo governo è naufragato su queste promesse».
ATTACCO AI MAGISTRATI - Non solo: ai militanti Berlusconi ribadisce la sua posizione vero la magistratura che «si è data una missione a favore della sinistra». «Da ordine dello Stato - rilancia l’ex premier - si è trasformata in un contropotere che tiene sotto di sé il potere esecutivo e decisionale. Da noi i magistrati non dipendono da nessuno, sono incontrollabili e irresponsabili nemmeno di ciò che commettono per colpe gravi e dolo e si giudicano tra di loro».

1 commento:

dipocheparole     venerdì 27 ottobre 2017 20:42  82 Facebook Twitter Google Filippo Nogarin indagato e...