«I Forconi? Scrivono viva mafia
e nessuno prende le distanze...»
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Di Adriana Comaschi
13 dicembre 2013
«Martedì pomeriggio, alla Cna di Agrigento, la prima risale a venerdì. Non sappiamo se sia stata spedita o consegnata a mano, il francobollo c’è ma non è timbrato. Purtroppo non ci sono telecamere in quella sede... Come nell’altro messaggio, ci sono minacce esplicite a me e al presidente provinciale di Agrigento per la nostra presa di posizione politica contro i blocchi, ci dicono che ce la faranno pagare. E come la prima lettera, pure questa chiude con un “viva la mafia viva i forconi”».
«Che la situazione è davvero pesante e che non va sottovalutata. Il disagio in cui attecchisce è davvero molto grande, anche nel mio settore. In cui comunque, lo voglio ribadire, il fermo non c’è, se veramente ci fosse l’Italia si bloccherebbe sul serio. Ci sono dei disagi, questo sì, perché in questo settore è “facile” provocarli, ma non ci sono problemi particolari, anche perché il 90% degli autotrasportatori non sta con il movimento dei forconi, ma sta con le organizzazioni che hanno firmato il protocollo con il ministero delle Infrastrutture. Anzi, i movimenti dei forconi o del 9 dicembre danneggiano la nostra categoria. So che polizia e forze dell’ordine stanno lavorando bene, ad esempio si sono mosse prima rispetto ai blocchi del 2012. Penso allora che in breve tempo sapremo chi sono realmente queste persone, e cosa realmente vogliono».
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