L'appello di Beppe Grillo alla Polizia ad unirsi alla protesta esplosa ieri in diverse città d'Italia cade nel vuoto. O meglio, viene respinta sonoramente al mittente da tutte le principali sigle sindacali. "Grillo dovrebbe dimenticarsi del suo passato di comico e smettere di fare il ridicolo. Pensi piuttosto a fare il politico", dice il segretario del Sap Nicola Tanzi sottolineando che "dovrebbe essere lui il primo ad evitare di strumentalizzare" ogni vicenda. Togliersi il casco, dice Tanzi, "è un gesto che gli uomini delle forze dell'ordine fanno tutte le volte che, durante una manifestazione, ci si rende conto che non ci sono più rischi. E' un gesto che viene fatto per stemperare l'ambiente, per dialogare con i manifestanti e per abbassare la tensione".
Dunque, prosegue il segretario del Sap, "non c'è stata alcuna condivisione" da parte dei poliziotti con le ragioni della protesta. "Certo - ammette Tanzi - al nostro interno viviamo un grosso disagio, i poliziotti hanno problemi enormi come tutti gli altri cittadini. E molti condividono il disagio di chi era in piazza". "Ma - conclude - quando siamo al lavoro dimentichiamo quel disagio e pensiamo soltanto ai nostri doveri, che sono quelli di garantire l'ordine e la sicurezza pubblica e il diritto di manifestare a tutti. Il resto sono solo interpretazioni e strumentalizzazioni".
Siap: "Da Grillo inviti farneticanti". Sulla stessa linea anche il Siap. "I poliziotti cittadini respingono al mittente gli inquietanti e farneticanti inviti all'insubordinazione e alla contestazione rivolti da Grillo: inviti che certamente mai potranno essere accolti dai lavoratori in uniforme", spiega il segretario del Siap Giuseppe Tiani sottolineando che le forze dell'ordine "sono impegnate quotidianamente nella difesa del paese, della libertà dei cittadini e di quegli stessi palazzi che rappresentano le istituzioni ed in cui siedono uomini e donne delle istituzioni".
"Non ci stiamo - prosegue il Siap - a bieche strumentalizzazioni, utili a fomentare oltremodo lo scontro sociale e a rintuzzare i focolai della legittima protesta, solo per il proprio tornaconto politico". Gli uomini e le donne della polizia, dunque, sono "fermamente contrari alle possibili derive violente nelle manifestazioni di piazza, perché appartenenti ad una Polizia democratica". Trent'anni fa, conclude Tiani, "abbiamo fortemente lottato affinché la polizia fosse smilitarizzata e perché fosse sentinella delle libertà". Dunque "abiuriamo ogni posizione ed interpretazione, come quella grillina, che tenti di scardinare i fondamenti della democrazia".
Coisp: "Da Grillo pupulismo puro". Duro, sull'invito di Grillo anche il segretario del Coisp Franco Maccari: "È una idiozia: i poliziotti non hanno la libertà di decidere chi e cosa proteggere. Noi eseguiamo degli ordini. Questi 'appelli' di Grillo - ha detto all'Adnkronos - sono un esercizio di populismo puro, che rischiano di creare difficoltà anche sulla strada, perchè qualche cittadino può pensare che gli uomini in divisa possano scegliere chi proteggere, quando e come intervenire".
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