lunedì 9 dicembre 2013

Dei veri problemi non si preoccupa nessuno. Mentre in Italia ci teniamo i piccolo borghesi grillini incapaci e incompetenti i migliori giovani vanno all'estero.

CRISI

Lavoro, in 10 anni sono emigrati 100 mila giovani

Il rapporto Anief evidenza l'incremento di chi sceglie l'estero.

Una quota sempre più consistente degli oltre 2 milioni di giovani senza occupazione tenta con successo di trasferirsi all'estero: gli under 35 che nell'ultimo decennio sono stati costretti a recarsi Oltralpe in cerca di un impiego sono più che raddoppiati, passando da 50 mila a 106 mila: lo rende noto l'Anief, segnalando che soprattutto nel 2012 l'incremento di coloro che hanno acquisito una residenza straniera ha toccato livelli record, facendo registrare un +28,8% rispetto all'anno precedente. Oltre la metà sono giovani: il 54,1% ha infatti meno di 35 anni.
NESSUNA ALTERNATIVA IN PATRIA. Si tratta di un andamento legato alla mancanza di alternative, visto che nello stesso periodo si è toccato anche il record di Neet. I dati, evidenzia l'Anief, emergono incrociando il Rapporto annuale Censis con quello del Cnel sul mercato del lavoro 2012-13. Se dal primo studio risulta quasi raddoppiato, arrivando a 2,7 milioni, il numero di italiani, con un'alta percentuale di ragazzi, che 'cercano attivamente un lavoro ma non riescono a trovarlo', dal secondo si evince che i giovani che non studiano e non lavorano sono diventati 2 milioni e 250 mila giovani: in media uno su quattro tra i 15 e i 29 anni, mentre uno su tre di essi si ritrova nel Mezzogiorno contro uno su sei al Nord e uno su cinque al Centro.
LA VOGLIA DI ANDARSENE. L'Anief giudica poi «significativo» che circa un quarto di chi è recato all'estero per cercare lavoro (il 26,5%) dichiari che è stata determinante la voglia di lasciare un Paese in cui non si trovava più bene. Quello che appare a loro il difetto più intollerabile dell'Italia è l'assenza di meritocrazia, denunciata dal 54,9%. «Le informazioni che provengono dai Rapporti nazionali» commenta Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir «confermano che l'Italia sta diventando un Paese sempre meno adatto per i giovani. Anche il crollo al 20,5% del tasso di occupazione dei 15-24enni, rilevato dall'Ocse, è un dato che parla da solo. Solo Grecia e Turchia tra i 34 Paesi dell'area - conclude - hanno una quota di Neet più elevata».
Domenica, 08 Dicembre 2013

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