"Questa rivolta dei forconi è un sintomo grave di una crisi vera" che ha delle "ragioni profonde". Così Silvio Berlusconi, in una telefonata alla sede di Fi di Dozza, nel corso della quale ha aggiunto: "La sinistra e il suo braccio giudiziario" sono riusciti a "rendermi incandidabile e ad escludermi dal Parlamento". L'obiettivo, ha spiegato Berlusconi, è convincere gli "indecisi", che sono "tantissimi", e quelli che hanno scelto Grillo e la sua "anti-politica distruttiva e giustizialista". Nel suo intervento anche un passaggio sulla legge elettorale: "Ora si deve trovare un accordo", ha detto. "Noi pensiamo che questo accordo non si possa trovare se non con l'abrogazione in un colpo solo di questa legge ritornando alla legge di prima e cioè il Mattarellum. Per farlo speriamo che occorrano pochi mesi".
Blitz forconi-Casapound a sede Ue. Il Cavaliere "sale" sul carro dei forconi mentre la protesta resta accesa in tutta Italia, con presidi nei grandi capoluoghi italiani. Nella Capitale, dove è prevista per mercoledì una manifestazione del Movimento, attimi di tensione si sono registrati in mattinata dopo un blitz congiunto con Casapound davanti alla sede di rappresentanza in Italia della Commissione europea in via IV Novembre in cui il vicepresidente del movimento politico di destra Simone Di Stefano è stato arrestato per furto pluriaggravato dopo aver tentato di sostituire la bandiera europea con quella italiana.
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I sindacati a Montecitorio. Il tutto mentre un'altra protesta, in mattina, ha scosso il palazzo. Quella dei sindacati, radunati questa mattina davanti a Montecitorio per protestare contro la legge di stabilità, giudicata poco coraggiosa e incapace di imprimere uno shock positivo all'economia. ""Questa legge non va bene - ha spiegato il leader delal Cgil Susanna Camusso - perché non affronta il tema fondamentale del poco reddito che hanno lavoratori dipendenti e pensionati, una delle ragioni che determinano la continua recessione. E' urgente una restituzione del reddito a lavoratori e pensionati".
Tensioni in giornata anche a Torino e Venezia. Nel capoluogo piemontese sono scesi in piazza gli studenti con in testa lo slogan "Cota rimborsaci", riferendosi allo scandalo dei rimborsi facili ai gruppi consigliari. Lo scontro con le forze dell'ordine ha portato a 2 feriti e 4 arresti. A Venezia, si sono fronteggiati invece giovani dei centri sociali e di Forza Nuova. Nei tafferugli sono rimasti feriti alcuni agenti delle forze dell'ordine intervenuti a sedare gli scontri. A venezia erano infatti in programma due manifestazioni tra le due realtà antagoniste: quella di sinistra e l'altra di forza nuova, di estrema destra. Le forze dell'ordine sono intervenute reagendo al lancio di fumogeni e bombe carta.
Scontri a Torino fra studenti e polizia
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