Pd contro Fi-M5s: "Aggressione squadrista contro Napolitano"
Pur di rimanere in piedi, il Cavaliere è pronto a sostenere l'attacco di Beppe Grillo contro il capo dello Stato. Cuperlo: "Allibito: la politica dovrebbe fare autocritica"
ROMA - L'assedio al capo dello Stato, Giorgio Napolitano, lanciato da Beppe Grillo, che ha più volte chiesto a gran voce l'impeachment per l'inquilino del Quirinale, e sostenuto da Forza Italia, che pare volersi alleare con M5s, preoccupa non poco il Pd. Dopo che ieri il leader di Fi, Silvio Berlusconi,ha inviato una lettera ai suoi parlamentari, denuciando le trame tra "logiche politiche della sinistra e strumenti giudiziari", che metterebbero a rischio la libertà, rintracciando tra i responsabili i più alti organi di garanzia, e le parole di Renato Brunetta, deputato di Forza
Italia, che ha dichiarato che "quando il Movimento 5 Stelle presenterà l'atto d'accusa in Parlamento contro Giorgio Napolitano avremo il dovere di esaminarla", oggi Danilo Leva, responsabile Giustizia del Partito democratico, difende con forza il presidente della Repubblica: "L'attacco a tenaglia lanciato dai partiti populisti FI e M5S contro le alte cariche dello Stato deve essere respinto con forza. Napolitano e le istituzioni devono essere poste al riparo da questa aggressione squadrista".
A caccia di vendetta. Per Leva, Berlusconi "responsabile della pessima legge elettorale che sta paralizzano il Paese e del disastro dell'economia provocato nei tanti anni in cui è stato al governo dove ha fatto solo guai, cerca vendetta nei confronti delle istituzioni, ree solo di aver fatto applicare la legge". Il Cavaliere, secondo il Pd, cerca solo il caos istituzionale con la speranza di rientrare in gioco.
Lo 'scudiero' di Berlusconi. Parole dure, da Leva, anche per il leader M5s: "Grillo, le cui gesta oramai ricalcano i passi del fascismo, è sempre più utile scudiero di Berlusconi. Il pericoloso editto anti giornalisti ricorda tanto quello del cavaliere e viene fatto nel tentativo di rilanciare M5S. Esiste una pericolosa saldatura tra due forze che contengono una carica distruttiva enorme, due movimenti simili che anziché dare risposte ai problemi del Paese, cercano solo di fomentare rabbia e paura". Per questo, secondo il responsabile Giustizia, la politica, per venir fuori da questa impasse, ha come unica possibilità quella di "dare vita subito a una legge elettorale che salvi il bipolarismo, tenendo conto del pronunciamento della Consulta, avviando congiuntamente le riforme costituzionali necessarie".
Le responsabilità della politica. Allibito per le accuse rivolte alla Consulta e per gli attacchi frontali a Napolitano anche Gianni Cuperlo, candidato, insieme a Matteo Renzi e a Pippo Civati, alla segreteria del Pd: "Ma scherziamo? Chi lo fa è irresponsabile. Di fronte alle colpe della politica il capo dello Stato ha aiutato il Paese a rimanere in piedi. È In ballo la tenuta democratica del Paese. È La politica, tutta, anche noi, che dovrebbe fare autocritica e invece con arroganza - ha denunciato Cuperlo- gioca ancora con i tatticismi...la politica ha preso uno schiaffo e dovrebbe con umiltà e responsabilità con urgenza, sulla base delle indicazioni che sono venute da Giorgio Napolitano, trovare una strada, a partire dalle forze che ora sostengono il governo, ma guardando a tutto il Parlamento, per individuare una nuova legge elettorale che eviti il ritorno al proporzionale. Su questo sono d'accordo con Prodi".
Mattinale: "Napolitano acquiescente impeachment Leone-Cossiga". Non si è fatta attendere la replica di Fi al Pd: "Impeachment. Il Partito democratico lancia anatemi. Chi è stato partito di governo guai se accenna a impeachment". Ma "il Pci-Pds-Ds-Pd ha maneggiato con grande cura in passato l'impeachment contro Leone e contro Cossiga. Napolitano acquiescente", si legge, fra l'altro, su "il Mattinale", la nota politica redatta dallo staff del gruppo Forza Italia alla Camera.
Il sottosegretario alla Difesa: "No attacchi inconsulti". In difesa del capo dello Stato ha parlato il sottosegretario alla Difesa Roberta Pinotti, a margine del suo intervento oggi a Livorno per il giuramento degli allievi dell'Accademia navale. Al Presidente della Repubblica, ha detto, ''dovremmo tutti dare gratitudine e non attacchi inconsulti come spesso vedo...anche oggi vediamo sui giornali forze politiche che parlano impropriamente e incredibilmente di impeachment, per un capo dello Stato che è rimasto a farlo sulla base del fatto che le forze politiche glielo hanno chiesto come un favore, perché lui avrebbe voluto concludere il suo mandato, che sta tenendo la barra a dritta di questo Paese, cercando di
portarlo fuori da una situazione di crisi".
Italia, che ha dichiarato che "quando il Movimento 5 Stelle presenterà l'atto d'accusa in Parlamento contro Giorgio Napolitano avremo il dovere di esaminarla", oggi Danilo Leva, responsabile Giustizia del Partito democratico, difende con forza il presidente della Repubblica: "L'attacco a tenaglia lanciato dai partiti populisti FI e M5S contro le alte cariche dello Stato deve essere respinto con forza. Napolitano e le istituzioni devono essere poste al riparo da questa aggressione squadrista".
A caccia di vendetta. Per Leva, Berlusconi "responsabile della pessima legge elettorale che sta paralizzano il Paese e del disastro dell'economia provocato nei tanti anni in cui è stato al governo dove ha fatto solo guai, cerca vendetta nei confronti delle istituzioni, ree solo di aver fatto applicare la legge". Il Cavaliere, secondo il Pd, cerca solo il caos istituzionale con la speranza di rientrare in gioco.
Lo 'scudiero' di Berlusconi. Parole dure, da Leva, anche per il leader M5s: "Grillo, le cui gesta oramai ricalcano i passi del fascismo, è sempre più utile scudiero di Berlusconi. Il pericoloso editto anti giornalisti ricorda tanto quello del cavaliere e viene fatto nel tentativo di rilanciare M5S. Esiste una pericolosa saldatura tra due forze che contengono una carica distruttiva enorme, due movimenti simili che anziché dare risposte ai problemi del Paese, cercano solo di fomentare rabbia e paura". Per questo, secondo il responsabile Giustizia, la politica, per venir fuori da questa impasse, ha come unica possibilità quella di "dare vita subito a una legge elettorale che salvi il bipolarismo, tenendo conto del pronunciamento della Consulta, avviando congiuntamente le riforme costituzionali necessarie".
Le responsabilità della politica. Allibito per le accuse rivolte alla Consulta e per gli attacchi frontali a Napolitano anche Gianni Cuperlo, candidato, insieme a Matteo Renzi e a Pippo Civati, alla segreteria del Pd: "Ma scherziamo? Chi lo fa è irresponsabile. Di fronte alle colpe della politica il capo dello Stato ha aiutato il Paese a rimanere in piedi. È In ballo la tenuta democratica del Paese. È La politica, tutta, anche noi, che dovrebbe fare autocritica e invece con arroganza - ha denunciato Cuperlo- gioca ancora con i tatticismi...la politica ha preso uno schiaffo e dovrebbe con umiltà e responsabilità con urgenza, sulla base delle indicazioni che sono venute da Giorgio Napolitano, trovare una strada, a partire dalle forze che ora sostengono il governo, ma guardando a tutto il Parlamento, per individuare una nuova legge elettorale che eviti il ritorno al proporzionale. Su questo sono d'accordo con Prodi".
Mattinale: "Napolitano acquiescente impeachment Leone-Cossiga". Non si è fatta attendere la replica di Fi al Pd: "Impeachment. Il Partito democratico lancia anatemi. Chi è stato partito di governo guai se accenna a impeachment". Ma "il Pci-Pds-Ds-Pd ha maneggiato con grande cura in passato l'impeachment contro Leone e contro Cossiga. Napolitano acquiescente", si legge, fra l'altro, su "il Mattinale", la nota politica redatta dallo staff del gruppo Forza Italia alla Camera.
Il sottosegretario alla Difesa: "No attacchi inconsulti". In difesa del capo dello Stato ha parlato il sottosegretario alla Difesa Roberta Pinotti, a margine del suo intervento oggi a Livorno per il giuramento degli allievi dell'Accademia navale. Al Presidente della Repubblica, ha detto, ''dovremmo tutti dare gratitudine e non attacchi inconsulti come spesso vedo...anche oggi vediamo sui giornali forze politiche che parlano impropriamente e incredibilmente di impeachment, per un capo dello Stato che è rimasto a farlo sulla base del fatto che le forze politiche glielo hanno chiesto come un favore, perché lui avrebbe voluto concludere il suo mandato, che sta tenendo la barra a dritta di questo Paese, cercando di
portarlo fuori da una situazione di crisi".
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