mercoledì 4 dicembre 2013

E c'è chi vota questo cialtrone e ciarlatano. Povera Italia: da Berlusconi a Grillo.

Beppe Grillo cambia ancora idea sul Porcellum

di   - 04/12/2013 - Merito della decisione della Consulta

Beppe Grillo cambia ancora idea sul Porcellum
Beppe Grillo esulta per l’abolizione del Porcellum dalle colonne del suo blog chiedendo un pronto ritorno alle urne con la vecchia legge elettorale, arrivando così alla terza puntata del suo cammino partito con un’avversione alla legge elettorale in vigore fino a questa mattina salvo poi chiedere di tornare a votare il prima possibile con la legge scritta da Calderoli per poi tornare al punto di partenza.
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IL MESSAGGIO DI GRILLO - La prima parte del post si basa sul ritorno della parola incostituzionale, ripetuta sei volte, ricordando come il blog la definì così già anni fa:
Il Porcellum è incostituzionale. Lo ha deciso la Corte Costituzionale in particolare su premio di maggioranza e esclusione del voto di preferenza. Ci sono voluti alcuni anni, la Corte ha i tempi di un gasteropode. La legge è del 2005 e fu subito contestata come incostituzionale dal blog. Era evidente che fosse incostituzionale. Quindi ora abbiamo un Parlamento eletto con una legge incostituzionale, un Governo votato da un Parlamento incostituzionale, un presidente della Repubblica votato ben due volte da due parlamenti incostituzionali.
La soluzione è solo una, ovvero un ritorno alle urne il prima possibile:
Parlamento, Governo e Napolitano sono rappresentanti illegittimi del popolo italiano e non hanno alcuna facoltà di mettere mano alle riforme e tanto meno a una nuova legge elettorale. Non hanno più alcuna autorità. Non sono rappresentanti di nulla. La sentenza della Consulta di fatto cancella il Porcellum che va considerato decaduto con il ritorno immediato al voto con la precedente legge elettorale Mattarellum. Il M5S è stato l’unico a votare per la decadenza del Porcellum in Parlamento, la mozione era stata presentata da Giachetti, un deputato del pd, si sarebbe tornati subito al Mattarellum, ma Letta si oppose e tutto il Pd, tranne Giachetti, votò contro. Solo un nuovo Parlamento potrà modificare la legge elettorale. I partiti, Letta e Napolitano non hanno più nessuna legittimità. Sono figli illegittimi della Repubblica. Si torni al Mattarellum, si sciolgano le Camere e si vada al voto. Non ci sono alternative.


LA REAZIONE DEGLI ISCRITTI AL BLOG - Il messaggio è stato colto dai sostenitori che applaudono alle parole di Grillo unendosi al grido «elezioni subito». Gennaro è sicuro: «Tutti a casa,si torni al voto non abbiamo tempo da perdere la comunità 5 stelle alla guida della nazione italia !!!». Per Diego invece «Chissà ora cosa si inventano, ci sarà da farsi grosse risate. Basterebbero 5 minuti di buonsenso dopo 20 di cialtronerie. Ma, lo sappiamo bene tutti come sono fatte queste sanguisughe. TUTTI A CASA!». «Per Roberto Denunciamo in massa l’intera classe politica e costituiamoci tutti parte civile richiedendo il rimborso di tutti i soldi rubati». Giacomo invece risponde usando l’ironia: «bravo grullo, di battista e fico devono decadere, si sciolgano le camere e si vada al voto col mattarellum..hahhahah pirla lo dici solo perché sai che tanto non sarà così..io sposerò angelina jolie, é uguale..e i tuoi automi qui applaudono».
QUANDO VOLEVA TORNARE AL MATTARELLUM - Ma come abbiamo detto all’inizio, questa è la terza versione del pensiero di Grillo sulla questione del Porcellum. Il 23 agosto 2008 parlammo già delle due posizioni precedenti confrontandole tra di loro. All’epoca Grillo spiegò che il Porcellum può essere eliminato «con un tratto di penna» definendolo già all’inizio «incostituzionale, una mossa per deligittimare e svuotare il Parlamento». Poi successe che la scorsa estate scrisse sul blog che la legge elettorale andava bene così com’è smentendo sé stesso quando diceva che andava abolita per evitare la nomina di deputati e senatori da parte dei segretari di partito e trasformare finalmente l’Italia in una vera Repubblica parlamentare.
QUANDO VOLEVA VOTARE CON IL PORCELLUM – Sua proposta era di cambiare la legge elettorale una volta che il Movimento Cinque Stelle sarebbe arrivato al governo, giustificando così il suo cambiamento:
«Dopo quasi otto anni di letargo sul Porcellum hanno fretta, molta fretta di cambiarlo. Sanno che con il Porcellum il rischio che il M5S vinca le elezioni e vada al governo è altissimo. Se succedesse, il presidente del Consiglio del M5S, che dovrà essere una persona interna al MoVimento, ricoprirebbe anche il ruolo di presidente UE nel 2014. Uno scenario da evitare con ogni mezzo».
Scenario evitato, ed ora che il Porcellum è entrato a far parte dei libri di storia, anche Grillo torna alla sua versione originale.

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