domenica 1 dicembre 2013

Per puro caso ho letto la lettera di Mimmo Damiani. Questo è il mio modesto contributo proprio in considerazione della conoscenza che ho dei grillini.

Leggo solo ora per pura casualità la lettera aperta di Mimmo Damiani ai grillino pavesi. Condivido molte delle cose scritte. L’età anagrafica ci rende possibile dialogare utilizzando un registro linguistico comune. Quasi tutto condivido meno che una sola cosa: quella lettera non doveva essere scritta ai grillini citati ma esclusivamente a Grillo e Casaleggio. “Il grillino” è una categoria che non esiste non avendo questo soggetto né l’autonomia né la libertà né la cultura per esprimere un pensiero politico strutturato. Sopravvivono fino a quando potranno mettere accanto ai loro nomi la “capoccia” del Generale Pound. Senza quella capoccia sono praticamente politicamente inesistenti. Praticamente immersi in un vuoto politico intergalattico. Immaginate che Del Frate e Nanni facciano una lista civica senza il simbolo del loro partito nazional-fascista. Mettendoci solo la loro faccia.La loro storia. Le cose che hanno realizzato nella loro vita. Quanti voti prenderebbero. Gli stessi che hanno preso nelle elezioni virtuali fasulle denominate anche “urinarie”. Sedici voti a testa. Non di più. I lunghi anni della mia vita mi hanno lasciato “l’essenza” della vita stessa. Poche cose. Piccole cose. Le piccole cose che sono l’essenza di tutti i valori ed i principi che sempre mi porto dentro. E quando guardo questi “nuovi che nuovi non sono”, quando vedo “i comportamenti da loro messi in atto” tanto simili al vecchio che stiamo lasciando leggo un futuro in perfetta continuità con “l’italianità” passata. Tra tre anni nessuno si ricorderà di Grillo e Casaleggio. Se Grillo e Casaleggio nei prossimi tre giorni si ritirassero dalla politica Del Frate e Nanni tra quattro giorni rappresenterebbero il partito del nulla. Ovviamente insieme ai grillini talebani di Voghera.
Un progetto nuovo richiede idee nuove non persone di 45 anni che si definiscono nuove ma lo sono esclusivamente perché mancano di una cultura politica democratica.
Mi spiace carissimo Mimmo Damiani. Con l’età non ho potuto eliminare un grande difetto che conservo con piacere. Sono razzista: non sopporto gli ignoranti e detesto i presuntuosi. Inoltre sono intollerante nei confronti dei servi sciocchi. Tutto questo mi impedisce di pensare che si possa aprire un dialogo con i grillini. Sarebbe come parlare al cielo scuro nelle notti nuvolose.
Io il cielo lo guardo nelle notti piene di stelle perché, mio malgrado, per una qualità ereditata da mio padre, non smetto di pensare che ci possa essere un pezzo dell’universo nel quale possa vedere nascere una stella nuova. Di certo in queste notti non mi vedo insieme a dei mediocri grillini ma solo in compagnia di mia figlia e dei giovani capaci e competenti che sono stati costretti a lasciare il nostro paese per non farsi amministrare da gente come Del Frate e Nanni.
Cordialmente
P.S. Ho votato Ambrosoli alle regionali e PD alle nazionali anche non ho mai risparmiato critiche a questo partito.
Ho votato insieme per Pavia alle ultime elezioni comunali perché ritenevo e ritengo Ferloni una persona seria e perbene.
Se insieme per Pavia deciderà di allearsi con il vuoto grillino sarò costretto a votare altro.
Certamente il PD nel quale esistono buoni e cattivi militanti rispetto ad un partito padronale nel quale gli unici che possono fare carriera sono i “gentili servitori” di Grillo e Casaleggio.
Francesco Rubiconto

Nessun commento:

dipocheparole     venerdì 27 ottobre 2017 20:42  82 Facebook Twitter Google Filippo Nogarin indagato e...