Brunetta: “In Giunta contro Berlusconi 10 deputati abusivi su 30″
Per il capogruppo Forza Italia ben 10 membri della giunta per le elezioni della Camera, quella che ha messo in moto la macchina per la decadenza di Berlusconi da senatore, sono diventati deputati grazie al premio di maggioranza, che non c'è più
Pubblicato il 7 dicembre 2013 16.32 | Ultimo aggiornamento: 7 dicembre 2013 16.40
di redazione Blitz
ROMA – Se è vero che 148 parlamentari eletti con una legge elettorale, nota come “Porcellum”, che è stata dichiarata illegittima dalla Corte costituzionale, rischiano la poltrona perché considerati ”abusivi”. Non c’è voluto molto prima che qualcuno facesse due più due e affermasse che, per la proprietà transitiva, “contro Berlusconi in Giunta c’erano 10 parlamentari “abusivi” su 30″. A fare i conti è il presidente dei deputati di Forza Italia, Renato Brunetta, che afferma:
“La decisione della Consulta è stata un terremoto. Le Camere sono politicamente delegittimate, ma anche dal punto di vista tecnico la sentenza avrà conseguenze devastanti”.
Ma quel che più preme sottolineare per Brunetta è che “su 30 membri” della giunta per le elezioni della Camera, quella che ha messo in moto la macchina per la decadenza di Berlusconi da senatore, “ben 10 sono diventati deputati grazie al premio di maggioranza, e dunque sono a rischio decadenza. In parole povere: più del 33% dei componenti dell’organo è in palese conflitto d’interessi”.
Che tradotto vuol dire che chi ha deciso di cacciare Berlusconi dal Parlamento non aveva diritto nemmeno al proprio seggio in Aula, men che meno in Giunta. Ne consegue che una simile interpretazione, se confermata, potrebbe ribaltare anche l’esito della vicenda Berlusconi.
In una nota Brunetta spiega:
“I calcoli, con la oggettiva freddezza dei numeri, ci dicono che i deputati di sinistra ‘abusivi’ sono 148 (da 340 si arriverebbe a 192). Con la redistribuzione dei seggi il centrodestra avrebbe in tutto solo due onorevoli in meno del centrosinistra, attestandosi a 190, e guadagnandone dunque 66 rispetto agli attuali 124. Allo stesso tempo il Pd passerebbe da 292 deputati a 166, Sel da 37 a 22, Centro democratico da 6 a 1, Svp da 5 a 3″.
Il capogruppo Forza Italia sottolinea poi che anche i giuristi sono d’accordo:
“Piero Alberto Capotosti, ex presidente della Consulta, ha detto a ‘l’Unità’ che dopo la pubblicazione delle motivazioni i parlamentari non convalidati ‘rischiano di essere illegittimi’, affermando che ‘la sentenza della Corte costituzionale è retroattiva’. Gianluigi Pellegrino, giurista di fiducia del Pd ed editorialista de ‘la Repubblica’, intervistato da ‘Il Foglio’, sostiene che ‘la presenza in Parlamento dei 148 deputati eletti con il premio di maggioranza alla Camera non è legittima”
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