Una laurea honoris causa anche per Luigi Di Maio
Oggi ha pubblicato un’interessantissima intervista al wannabe Imperatore del Mondo Luigi Di Maio, nella quale è stata affrontata anche una tematica scottante: quella della laurea di Giggino. L’argomento, come sapete, è sensibile perché Di Maio ha fatto sapere che concorrerà per la carica di candidato premier del MoVimento 5 Stelle alle prossime elezioni, ma dopo tutta l’ironia dei grillini sulla mancanza di titoli dei vari ministri nei governi targati PD di questa legislatura la questione diventa quantomeno discutibile. Proprio Di Maio la affronta nell’intervista al settimanale e questo ci dà il là per una “modesta proposta”, come quelle di Jonathan Swift.
«(quella della laurea è una) Vecchia storia. Ero iscritto a giurisprudenza alla Federico II di Napoli, le prospettive del dopo laurea erano grigie e ho deciso di specializzarmi in informatica ed e-commerce, che crescevano in modo vertiginoso. Nel 2012 ho fatto partire insieme ad alcuni amici una società di web marketing, un anno dopo, a 26 anni, sono stato eletto in parlamento e nominato vicepresidente della Camera. Non ho buttato via il mio tempo».Quindi laurea uguale pezzo di carta?
«Dico che conta anche quel che un individuo riesce a fare. Mark Zuckerberg era ad Harvard, si inventò Facebook e abbandonò gli studi, ma a fine maggio ci tornerà per ricevere la laurea honoris causa».
Si può agevolmente notare che Di Maio si paragona a Zuckerberg, anche se l’allievo di Harvard ha inventato Facebook mentre lui boh. In ogni caso l’occasione è propizia per proporre un appello alla Federico II anche per lui: date una laurea honoris causa anche al vicepresidente della Camera, magari in Lettere se proprio non è il caso di fornirgli quella in giurisprudenza. Così la smettiamo di fare ironia sui suoi studi e finalmente potremo concentrarci sulle sue capacità!
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