Virginia Raggi approda sul New York Times
Virginia Raggi deve andarne orgogliosa. La sua amministrazione è infatti approdata sul New York Times, che in un articolo a firma di Frank Bruni racconta “La sporca metafora di Roma”. Al restauro di monumenti come il Colosseo, la Scalinata di Piazza di Spagna e Fontana di Trevi, riportati agli antichi splendori grazie ai fondi di sponsor privati, scrive il quotidiano Usa, fa da contraltare la continua emergenza rifiuti e il degrado generalizzato nel quale versa la città. “Quasi 11 mesi dopo” la sua elezione, accusa il Nyt, il nuovo sindaco Virginia Raggi “non ha fatto nulla” di quanto aveva promesso. Il degrado di Roma, prosegue il Times, non è causato “solo dai rifiuti. E’ il proliferare dei venditori ambulanti senza licenza. Sono le erbacce incolte. I trasporti pubblici irregolari. Il percorso a ostacoli tra auto parcheggiate dove non dovrebbero. Gli infidi rigonfiamenti e affossamenti delle strade non riparate”. Nell’articolo vengono riportate anche le dichiarazioni di Massimiliano Tonelli, uno dei fondatori del sito ‘Roma fa schifo’, dedicato ai problemi della Capitale. Per Tonelli, quella di Roma è ormai “una situazione tragica. Nessun altro Paese in Europa ha una capitale in queste condizioni”.
Bruni parte raccontando di aver vissuto due anni a Roma e di essere tornato restando sorpreso dal restauro del Colosseo ma notando solo “a pochi decine di metri di distanza un parco su una collina”, cioè Colle Oppio, “dove c’è una pavimentazione malmessa e rovinata, prati tenuti allo stato brado e sacchi di immondizia, perché ci sono rifiuti ovunque a Roma, i cui funzionari continuano a fare promesse, senza rispettarle, di tenere il problema sotto controllo”. Questa è la prima cosa di cui i romani vi parlano se chiedete loro della città in questi giorni. Ma è anche la seconda e la terza” cosa citata, ironizza amaramente Bruni. Che poi racconta dell’aumento di uccelli in città, dovuto alla spazzatura non raccolta dalle strade, e delle buche che causano tanti dolori ai romani. E poi i corvi, i gabbiani, i piccioni, le zanzare. Il problema di Roma, spiega il NYT, non si limita ai rifiuti, ma a quello che in italiano viene racchiuso nella parola “degrado”. Degrado fatto dai rifiuti, “dall’esplosione di ambulanti privi di licenza, la profusione di erbacce selvagge. I trasporti pubblici inaffidabili. Il percorso ad ostacoli cui si è costretti per le auto parcheggiate dove non dovrebbero essere, i pericolosi dossi e e avvallamenti delle strade non riparate”. Tutto nei piani. Tutto come prima. Tutto come se il vento non fosse mai cambiato.
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