Entrano due architetti, un esperto di eventi, un giornalista con la passione per cani e gatti e un'ex impiegata in una ditta di telefonia. Mentre cambia anche il vicecapo di gabinetto
Tra il 14 e il 21 aprile la Giunta Raggi ha varato cinque nomine per andare a rimpolpare gli staff degli assessorati. Arrivano due architetti, un esperto di eventi, un giornalista con la passione per cani e gatti e un’ex impiegata in una ditta di telefonia. Arriva anche il ritocco dello stipendio per Emiliano Paoletti, che da 62mila arriva a 74mila euro. Mentre Gabriella Acerbi, dirigente comunale sgradita a Buzzi, entra nello staff della sindaca e potrebbe sostituire nel ruolo di vicecapo di gabinetto Virginia Proverbio.
Le nuove nomine della Giunta Raggi
Paoletti, fedelissimo dell’assessore alla Cultura Luca Bergamo, proveniente anche lui da Enzimi, diventa capo staff dell’assessorato alla Cultura, lasciata libera da Luca Montuori, promosso a marzo nella Sala delle Bandiere con i galloni di assessore all’Urbanistica. Insieme alla promozione, è arrivato anche un consistente aumento in busta paga: Paoletti percepirà diecimila in più rispetto alla vecchia retribuzione. Edgar Helmut Meyer, invece, è la new entry nello staff dell’assessorato all’ambiente. Repubblica Roma lo descrive così:
Giornalista ambientale e presidente dell’associazione green Gaia, è la penna dietro a “Qua la zampa”, breviario legale per cani e gatti, a un volume tutto dedicato sul parco agricolo sud di Milano e a una singolare guida ai circuiti elettronici e alla loro realizzazione. Per l’assessora genovese chiamata a risolvere il rebus della spazzatura capitolina, ecco l’esperto «alle politiche sui canili e gattili capitolini, alle iniziative di promozione dei diritti animali, ai corsi per tutor di colonie feline e alle attività dell’Osservatorio del verde». Competenze che gli varranno 41mila euro all’anno.
Anche Luca Carosella entra nello staff di Bergamo. Ex collaboratore di Enzimi con Paoletti, nel curriculum vanta lavori con Zone Attive (proprio come il collega di staff Emiliano Paoletti), Zètema, FotoGrafia Festival, Erasmus Day e Boris, ovvero la serie tv. Nella squadra del vicesindaco, questa volta il 12 aprile, è entrata anche Carla Schiavone, altra vecchia conoscenza di Bergamo.
Al Campidoglio approda anche Roberta Quaresima, «attivista del M5S dal giugno 2013 presso il X Municipio», si legge nel Cv, dove l’ultima esperienza è in una ditta di telefonia. Scrive Il Messaggero:
A Palazzo Senatorio avrà un contratto da 33mila euro come «office manager» di Meloni. Nello staff di Luca Montuori invece è stata ingaggiata l’architetta Gabriella Raggi (omonima della sindaca), con un passato nelle amministrazioni pubbliche, a 67mila euro l’anno. Un altro architetto, Antonio Deodati, invece il 14 aprile è stato assunto nella squadra dell’assessore alle Partecipate, Massimo Colomban, con stipendio da 38mila euro.
Le nomine e la Raggi
Il mese scorso l’OREF, l’organismo dei revisori del Campidoglio, ha acceso un faro sulle 48 delibere della Giunta Raggi per autorizzare 77 contratti di assunzione a tempo determinato:
Va detto che il M5S, alle polemiche, ha sempre risposto mettendo a confronto le cifre stanziate dalle amministrazioni passate:«Alemanno spese 6 milioni di euro; Marino 5,3 milioni. Noi invece abbiamo fissato l’obiettivo di spendere meno di 5 milioni di euro ogni anno», spiegarono i pentastellati già ad agosto, mentre l’opposizione si scagliava contro i «maxi-stipendi» grillini. L’ultimo provvedimento sulle assunzioni passato in giunta risale allo scorso 17 marzo e prevede un aumento di stipendio per Silvano Simoni, ingaggiato nello staff dell’assessore all’Ambiente, Pinuccia Montanari.Simoni era stato messo sotto contratto dalla giunta Raggi lo scorso 30 dicembre,insieme a un’ex collaboratore di Paola Muraro,Stefano Cicerani (con un passato in un’impresa partecipata da Manlio Cerroni). Il contratto firmato appena prima di Capodanno prevedeva un «trattamento economico complessivo» di 23.725 euro all’anno. Tre mesi dopo però il Campidoglio ha deciso che quella cifra era troppo bassa. E così, riconsiderate «le rilevanti attività di supporto svolte dal dott. Simoni», si legge nella delibera, lo stipendio è stato«rideterminato». Cioè raddoppiato, o quasi, dato che d’ora in poi percepirà 44.892 euro.
Sempre a dicembre venne formalizzato un altro in carico che fece discutere: quello di Andrea Tardito, architetto, già candidato del M5S, assunto nello staff dell’assessore al Patrimonio con un contratto da 88mila euro annui per occuparsi della «gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare». Quasi il doppio rispetto a quanto guadagnava da dipendente di una delle società in house del Campidoglio, Aequa Roma.
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