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BERLINO - Nuovo, tragico naufragio nel Mediterraneo: 28 migranti sarebbero morti in un naufragio avvenuto in acque greche. Secondo quanto fatto sapere dalla guardia costiera greca, almeno metà delle vittime erano bambini: quattro neonati, cinque bambini e cinque bambine. Lo riporta l'agenzia Ana, secondo cui otto delle vittime sarebbero state ritrovate morte nella stiva. Complessivamente 68 persone sarebbero invece state salvate dalla guardia costiera e 29 avrebbero raggiunto a nuoto l'isola di Farmakonissi, nel sud est del Mar Egeo.

E' invece andata bene a 42 persone, tra cui cinque donne e otto bambini, che viaggiavano stipate nel vano di carico di un camion frigorifero in un tratto di autostrada prossimo al confine con la Germania. La polizia le ha individuate in un'area di servizio della A8 ad Aistersheim. Il camion, normalmente utilizzato per il trasporto di fiori, risulta immatricolato in Finlandia. Secondo la polizia austriaca, i migranti sono in buone condizioni. Arrestati i due presunti "passatori", entrambi iracheni. Il mese scorso, in un'autostrada a est dell'Austria, 71 persone erano state rinvenute senza vita, probabilmente soffocate in un tir.

E' la cruda cronaca che irrompe nel dibattito sulle modalità di gestione del crescente flusso di migranti su cui da giorni si contorce la diplomazia europea. Il premier ceco ribadisce che dal "no" alla ripartizione dei rifugiati in quote, come vorrebbe la Ue, Praga non torna indietro. Il piano di Juncker è respinto anche dalla Romania, che annuncia che domani a Bruxelles si opporrà alle quote obbligatorie nel Consiglio dei ministri dell'Interno della Ue. La Germania denuncia il "fallimento completo" dell'Ue nel proteggere le sue frontiere esterne, alla luce degli immensi flussi di migranti degli ultimi giorni. "Misure efficaci sono necessarie per fermare questo flusso", ha dichiarato il ministro dei Trasporti tedesco, Alexander Dobrindt della Cdu, "questo include l'aiuto per i Paesi dove i rifugiati stanno fuggendo e un controllo efficace delle nostre frontiere che non funziona più visto il completo fallimento dell'Ue nel proteggere i suoi confini". Dobrindt fa parte della Csu, l'alleato bavarese e conservatore della Cdu. Il ministro ha anche avvertito che la Germania ha raggiunto "il limite della sua capienza". Secondo fonti del governo austriaco citate dai media, il governo tedesco starebbe valutando il ripristino dei controlli alle frontiere con l'Austria per scoraggiare quanti si mettono in viaggio pur sapendo di non avere i requisiti per fare richiesta di asilo.