Se Beppe Grillo e TzeTze iniziano a condividere i post di Catena Umana
Il sito di 'informazione' TzeTze - di proprietà di Casaleggio e quotidianamente citato da Beppe Grillo e dal M5s - si incrocia pericolosamente col blog razzista e populista Catena Umana
In tempi in cui anche gli elettori più fidati del M5s iniziano a rivoltarsi contro il clickbaiting estremo sulla pagina Facebook di Beppe Grillo, una connessione non secondaria è apparsa ieri sull’account social di TzeTze, il criticatissimo sito di news “virali” della galassia Casaleggio Associati. In un autogol forse non del tutto involontario, sulla pagina Facebook di TzeTze è stato ripreso un post nientedimeno che del sito Catena Umana. Uno dei peggiori portali di disinformazione populista spacciata per informazione alternativa. Per intenderci, il sito che diventò famoso grazie al tweet infelice dell’onorevole Maurizio Gasparri, in cui si citava l’articolo di Catena Umana che parlava di come le cooperanti italiane Greta e Vanessaavrebbero fatto sesso con i guerriglieri in Siria.
TZETZE E CATENA UMANA, INCROCIO PERICOLOSO - Ebbene, ieri su TzeTze è stato condiviso un post fotografico con una dichiarazione di Beppe Grillo – leggermente modificata ma non stravolta nell’essenza – in merito allo strumento del redditometro e alla sua controproposta del politometro. Materiale di vecchio stampo risalente al 2012 la cui utilità in questo momento socio-politico è tra l’altro dubbia. E non ci sarebbe nulla di strano – se non la ricerca spasmodica di viralità – se il post non recasse in bella vista il credit alla pagina Facebook e al sito Catena Umana. Una citazione dovuta, si dirà, se si attinge al materiale di un’altra pagina. Ma il M5s che ci candida ad essere partito di governo può utilizzare come riferimento informativo un blog apertamente populista, razzista e che diffonde notizie false e tendenziose al solo dichiarato fine di fare click?
Posted by TzeTze on Giovedì 3 settembre 2015
Il post è stato condiviso da quasi 1000 utenti, risollevando di molto il trend di TzeTze che nelle ultime settimane aveva accusato l’inevitabile calo di viralità e visite che tutti i siti web affrontano nel periodo estivo. Il portale di news è rilanciato quotidianamente sul blog di Grillo con post mirati al puro sensazionalismo e ai click facili: basti pensare a stamattina, quando è apparsa una foto del sindaco di Roma Ignazio Marino con la dicitura a caratteri cubitali “INDAGATO“- ULTIM’ORA – COLPO DI SCENA al Comune di Roma. Appena diffusa questa notizia, è la fine?”. Aprendo il link si scopre poi che Marino è stato indagato sì, ma per diffamazione, dopo l’invito a “tornare nelle fogne” ai fascisti pronunciato il 21 giugno alla Festa dell’Unità.
CATENA UMANA: NIENTE GIORNALISTI E INSANO POPULISMO - Se è già criticabile l’atteggiamento comunicativo di Beppe Grillo e del M5s tramite i due siti principali – TzeTze e l’altrettanto criticato sito di “salute” LaFucina – la connessione con Catena Umana rischia di far connotare definitivamente il Movimento come una fazione politica estremista e razzista. Così come il Movimento ben si guarda dal condividere articoli o contenuti di quotidiani dichiaratamente di sinistra, altrettanto dovrebbe fare – forse ancora con maggiore attenzione – con i contenuti di Catena Umana, sito che, per bocca del suo stesso creatore, altro non è che un business creato dall’imprenditore emiliano – esatto, non un giornalista – Vincenzo Todaro. La formula del successo da 500 mila visite a settimana e picchi da 3 milioni e mezzo di visualizzazioni giornaliere (per il post su Vanessa e Greta)? “Cercare notizie valide e riscriverle dando il nostro taglio, fare un titolo d’effetto e cercare qualche immagine forte”. Nulla di informativo se non prendere una notizia, farcirla di populismo e condirla con una foto virale, non necessariamente corrispondente a quanto avvenuto. Il tutto condito dalle amicizie virtuali di decine di profili personali “clonati”, per portare contatti alla pagina Facebook, come ben spiega un articolo di Bufale.net.
In una intervista di febbraio alla Gazzetta di Parma, il creatore di Catena Umana Vincenzo Todaro non ha nascosto le mire politiche: “ Non escludo che Catena Umana possa evolvere in un movimento o in un partito” ha dichiarato, mostrandosi vicino alle posizioni di Beppe Grillo. Molto vicino, in quanto tra i post della pagina Facebook del fondatore del M5s si trovano spesso suoi commenti e il non frequentatissimo canale personale YouTube di Todaro sembra un’estensione comunicativa del M5s: video dello streaming di Grillo contro Renzi, video degli attivisti M5s, di “resistenza fiscale” e di contestazioni a Renzi e ad esponenti del M5s.
LE CATEGORIE DI CATENA UMANA: “IMMIGRATI” E L’OSCENA “GAY & PEDOFILI” - La vicinanza tra il M5s e Catena Umana può solo fare male a Beppe Grillo. Ma soprattutto ai suoi deputati, che, come dimostra il caso della Loquenzi sfiduciata dall’assemblea e poi riconfermata dopo le ire di Casaleggio, non hanno nessun potere in materia di impostazione comunicativa del Movimento 5 Stelle. Catena Umana è un blog (non un sito di informazione, in quanto non registrato e non gestito da giornalisti) che annovera tra le sue categoria l’apposita sezione “Immigrati” e la oscena categoria “Gay & Pedofili”, il cui accostamento spiega molto del taglio del sito.
La domanda lecita è: condividere un post di Catena Umana da parte di una pagina ufficialmente riconducibile al M5s, è stata una “distrazione” da parte dell’attentissimo staff della Casaleggio Associati o è un passo verso una imbarazzante joint venture a suon di click con uno dei peggiori siti populisti e razzisti d’Italia?
Francesco Guarino@fraguarino
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