Senzacensura.eu: il sito che pubblicava false notizie sugli extracomunitari
Ieri abbiamo parlato del gestore di un sito internet denunciato per istigazione alla discriminazione razziale per aver pubblicato una serie di false notizie su extracomunitari e immigrati che commettevano crimini. Il sito in questione è Senzacensura.eu, come ci ha confermato l’autore, ed è collegato alla pagina Facebook Cresciuti per le strade.
Il sito è piuttosto “famoso” per aver pubblicato una serie di bufale o notizie esagerate o con toni impropri, come queste:
Il gestore, come scritto ieri, è un giovane di 20 anni, studente, residente in provincia di Catania, incensurato. Il giovane gestiva un sito in cui venivano inserite notizie prive di fondamento riguardanti atti criminali compiuti da extracomunitari nei confronti di cittadini italiani. Le notizie, successivamente, circolavano on-line, su vari blog e profili di social network. E nella nota della polizia postale che ha eseguito l’operazione si diceva che il giovane ha dichiarato di non avere risentimenti nei confronti di soggetti di diverse nazionalità e che lo scopo di tale attività era quello di attirare l’attenzione degli utenti sul sito guadagnando, con i banner pubblicitari, dagli ingressi degli utenti. Questo il footer del sito:
E questa è la presentazione dell’autore su Senzacensura.eu:
Sono un webmaster che cerca di dar voce agli Italiani tramite la diffusione virale. Troppo tempo ormai noi Italiani subiamo le spergiure di uno Stato ignobile che pensa a sfamare i propri governanti e lasciare nella miseria i cittadini. Da questo momento saprete la verità grazie alle informazioni che vi pongo giorno dopo giorno e insieme un giorno cambieremo le redini di questo Stato. Solo tramite l’informazione QUELLA VERA riusciremo a distruggere questa situazione che ormai affligge la vita di molti Italiani.
Come vedete, anche sulla sua pagina facebook c’era chi aveva mangiato la foglia:
L’articolo 1 della legge Mancino dice che chi istiga all’odio razziale può essere punito con la reclusione fino a un anno e sei mesi o con la multa fino a 6.000 euro.
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