giovedì 3 settembre 2015

Grandi leader di destra e di sinistra fanno proposte opposte a quelle di Maroni e Salvini. Proprio dei grandi statisti votiamo in Italia.

Quote migranti “obbligate e permanenti”. Chi non vuole paga

ROMA – Migranti da dividersi tra i paesi europei conquote “obbligatorie e permanenti”. Il presidente francese Holande e la cancelliera tedesca Merkel “hanno deciso di trasmettere fin da oggi proposte comuni per organizzare l’accoglienza dei rifugiati e una ripartizione equa in Europa”. Una nota congiunta di Parigi e Berliuno ufficializza il piano della Commissione appoggiato da soprattutto da Francia Germania e Italia di dividersi su tutto il continente un numero di rifugiati 3-4 volte superiore a quello previsto un paio di mesi fa: da 50mila ad almeno 120 mila, forse 150mila. Londra intanto fa sapere che accoglierà migliaia di profughi siriani in più.
Non tutti sono d’accordo, resistenze continuano ad esserci dai paesi dell’est europeo. La contromisura prevista dalla commissione europea è che chi rifiuta l’accoglienza ai rifugiati dovrà versare un contributo “fortemente oneroso” nelle casse dell’Unione europea.
Centoventimila profughi da ridistribuire in tutta Europa e chi non li accoglie paga. Questo il nuovo numero attorno al quale starebbe contrattando il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker per far fronte all’emergenza migranti. Una solidarietà 4 volte superiore rispetto a quella dei 32mila richiedenti asilo sbarcati in Italia e Grecia, che i governi Ue avevano accettato a luglio scorso con fatica. Ma questa volta a prevenire la riluttanza dei Paesi meno ospitali è prevista un’apposita clausola di opt out. Una misura cautelativa che suona più come una sanzione “fortemente onerosa” per ripagare gli sforzi messi in atto dagli Stati più collaborativi.
Intanto a Budapest, dopo due giorni di assedi e sgomberi, la polizia ungherese ha riaperto la stazione ferroviaria internazionale Keleti e migliaia di migranti hanno dato l’assalto ai treni in partenza. Nonostante gli altoparlanti continuassero a diffondere annunci secondo i quali non partiranno treni diretti in Europa occidentale. I migranti, da giorni affollavano la stazione di Budapest dormendo in strada con tende.
Da Bruxelles la Commissione europea lavora per portare a 120mila il numero di persone da ridistribuire tra i paesi membri. Chi non vorrà aderire alla solidarietà sui migranti potrà farlo ma dovrà assumersi dinanzi all’opinione pubblica nazionale ed europea la responsabilità di quel conto salato. La possibilità di esonero comunque è solo iniziale. Chi invece aderirà, dovrà poi seguire obbligatoriamente le indicazioni della Commissione senza metterle in discussione, con regole rigide e predefinite.


Nessun commento:

dipocheparole     venerdì 27 ottobre 2017 20:42  82 Facebook Twitter Google Filippo Nogarin indagato e...