domenica 30 agosto 2015

Mi viene da ridere pensando a quello che diceva Grillo su EXPO. É un profeta. Legge il futuro.

foto Fotogramma
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Le aperture anticipate piacciano. Anche troppo: ieri, giorno in cui per la prima volta gli ingressi Roserio e Merlata hanno aperto alle 9, il sito si è riempito quasi immediatamente. Quando poi il popolo del biglietto a 5 euro ha fatto il suo ingresso alle 18 invece che alle 19 - altro anticipo deciso per venire incontro alla grande voglia di Expo di queste settimane - l’arrivo della legione serale in un momento in cui pochi dei mattinieri erano propensi a tornare a casa, ha avuto un impatto forte sulle già nutrite code ai padiglioni. 

Anche in assenza di eventi di particolare richiamo, molta gente ha scelto di passare l’ultimo sabato di agosto ad Expo. Se già venerdì si erano viste file epocali, ieri i record sono stati battuti. A metà mattina il solito Giappone aveva messo in mostra il cartello che annunciava quattro ore di attesa; Palazzo Italia, Kazakistan ed Emirati Arabi Uniti si sono attestati sulle tre ore, con provvedimenti radicali da parte delle hostess del padiglione arabo, che hanno più volte bloccato chi voleva mettersi in coda invitandolo a provare più tardi. Nel pomeriggio poi c’erano serpentoni o serpentini ovunque, persino alla pur capiente Coop. E non stiamo parlando di code alle casse, in fondo nella norma in un supermercato (forse anche in un «supermercato del futuro», come quello presentato qui ad Expo), ma del semplice ingresso. 
È vero che già nei giorni scorsi la ressa aveva indotto ad aprire i tornelli prima delle 10, ma le nuove regole hanno mutato alcuni equilibri cui gli addetti ai lavori si erano abituati. «Noi apriamo il padiglione alle 10, perciò entriamo in servizio alle 9.30», dicono al padiglione del Sultanato dell’Oman, il più vicino all’ingresso Roserio; «Stamattina al nostro arrivo ci siamo ritrovati una massa di gente già in attesa». Viene così a cadere, tra l’altro, uno dei consigli forniti dai media o dagli amici («Cominciate dal fondo»). Così come, a causa dell’ingresso serale anticipato alle 18, altre astuzie sono da rivedere, come per esempio il suggerimento «Visitate il padiglione Zero per ultimo, ché al pomeriggio non c’è nessuno». Ieri, non era così.

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