mercoledì 26 agosto 2015

Questa è l'Italia. Non protestano per la corruzione. Non chiedono di mettere in galera i mafiosi. Si fanno raccomandare loro e i propri figli per avere un lavoro. Tollerano le più grandi porcherie fatte dai politici di estrema destra e dai sindacalisti privilegiati. E sono capaci di fare una sollevazione popolare su una battuta riguardante una squadra di calcio. Un paese degradato ed irrecuperabile.

Matteo Renzi a L'Aquila: "I contestatori sono tifosi del Teramo". Rivolta sui social. E il sindaco: "Si dimetta"

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RENZI
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Teramo si ribella a Renzi. Non è andata giù, infatti, ai teramani, la battuta del premier Matteo Renzi che parlando delle contestazioni che hanno accolto la sua visita a L'Aquila si è lasciato andare ad un "parte dei contestatori sono tifosi del Teramo in serie D".
Una frase che oltre a scatenare le ire in città e sui social network, ha visto il primo cittadino Maurizio Brucchi chiedere ieri sera le dimissioni del premier dal suo profilo Facebook.
"Gravissime le dichiarazioni di Renzi sui tifosi del Teramo e sul Teramo calcio - ha scritto Brucchi - Ride e irride il Teramo e la sua delicata situazione. Questo per cercare di nascondere i suoi fallimenti e le tante contestazioni che rimedia ad ogni sua uscita. Chiederò come sindaco di Teramo le sue immediate dimissioni".
Il Teramo è una delle società coinvolte nelle ultime vicende del calcioscommesse, insieme al Catania, al Savona e al Brindisi. E il suo declassamento in serie D è legato proprio alle decisioni della giustizia sportiva. Sentenza alla quale la società ha fatto ricorso, ed è in attesa della sentenza d'appello. Insomma: una ferita scoperta sulla quale il premier è intervenuto con il più classico dei falli a gamba tesa.
L'uscita di Renzi non è piaciuta nemmeno al Pd cittadino che questa mattina in una nota a firma dell'Unione Comunale e del gruppo consiliare del partito ha invitato il premier a chiedere scusa.
"Devi scusarti perché la città sta vivendo mesi di grande tensione per le vicende legate alla squadra e all'obiettivo della serie B mai raggiunto in 102 anni di storia, un obiettivo dai risvolti non solo sportivi ma anche economici e sociali che sta sfumando sotto i colpi di una giustizia sportiva perlomeno approssimativa" scrive il Pd, che sottolinea come il giudizio sul Teramo sia ancora aperto e dichiara anche di prendere "le distanze dalla tua 'leggerezza' di ieri e ribadiamo ancora una volta che lintera comunità ha diritto alle tue scuse", conclude il Pd.
Contestazioni a L'Aquila
Contestazioni a Pesaro
Contestazioni a Rimini

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