Matteo Salvini “eroe padano” impegnato nella liberazione dei due Marò e nel lancio di ruspe contro i nemici “Zingherello”, “Terrone”, “Azziz”. E’ questa la trama del videogioco “Call of Salveenee – alla ricerca dei Marò” che ha mandato su tutte le furie l’eurodeputato leghista Gianluca Buonanno. Adesso il politico che definì i rom “feccia della società vuole querelare e chiedere 500mila euro di danni d’immagine al 23enne pisano Marco Alfieri (Guzzo il vero cognome), ideatore del videogame, perché “incita all’odio”.
Ad accendere i riflettori sul caso è stato il Tirreno. L’attacco di Buonanno è arrivato domenica scorsa nel corso della trasmissione in streaming su Youtube “Klauscondicio” condotta da Klaus Davi: “E’ un incitamento all’odio verso il nostro segretario generale – attacca l’eurodeputato sindaco di Borgosesia (Vercelli) – e visto che vengo denunciato ogni qualvolta che pronuncio la parola rom, ora denuncio chi trasforma un videogioco in un’arma di odio politico e razziale verso la Lega”. L’informatico pisano – contattato da ilfattoquotidiano.it – controbatte: “Non c’è alcuna volontà di offendere nessuno, è solo satira. Avrei potuto tranquillamente ideare un gioco con Matteo Renzi che ‘spara’ banconote da 80 euro o Beppe Grillo che lancia stampanti in 3D. Non ho tessere di partito, la politica non m’interessa”.
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Guzzo, sviluppatore indipendente di videogame laureato in informatica (“sto lavorando anche a un gioco che favorisca l’apprendimento della chimica nelle scuole superiori, si chiama Mendeleev vs zombies“), ha postato su YouTube il trailer ufficiale del gioco “sparatutto” (guarda) e una “demo” con in sottofondo il Va Pensiero (guarda): “E’ un work in progress”. In uno scenario che ricorda le atmosfere della serie “Call of duty” il giocatore potrà trasformarsi in un “Salveenee” che lotta in abito scuro e cravatta verde. “Evoca le tue ruspe” e “Sfoggia il tuo populismo” gli slogan del gioco.
“Salvare i Marò – recita la presentazione – è la nostra priorità. Per fare ciò serve un eroe Padano, che abbia sempre la parola populistica pronta, e non abbia paura di lanciare ruspe senza eccesso di legittima difesa”. Salvini potrà sbarazzarsi dei nemici al grido di “ruspa”, scaraventando contro di loro i mezzi. “Questo videogioco – ha attaccato Buonanno in trasmissione - denigra le battaglie di Salvini: è un classico prodotto di ambienti radical-chic presumibilmente vicini al Pd, infastiditi dalle nostre battaglie popolari contro gli extracomunitari”.
I 500mila euro richiesti verrebbero devoluti “agli italiani poveri, visto che il Pd tutela solo i non italiani”. L’eurodeputato leghista vorrebbe inoltre coinvolgere anche i familiari dei due Marò: “Vengono ridicolizzati”, anche se non si tratta dell’unico videogioco sulla liberazione di Salvatore Girone e Massimiliano La Torre. Buonanno al Fatto.it spiega: “E’ vero, ho dato mandato ai miei legali di sporgere querela. Salvini? Ero all’estero, non l’ho ancora sentito. Non ce l’ho tanto con il programmatore ma con il doppiopesismo. Se il gioco avesse avuto come protagonista Renzi sarebbe scoppiato il finimondo. E invece visto che a essere preso in giro è Salvini nessuno dice nulla”.
L’eurodeputato tira in ballo il funerale dei Casamonica: “Ve lo immaginate cosa sarebbe accaduto se il sindaco di Roma fosse stato un leghista? Lo avrebbero già fatto dimettere. E invece Marino è sempre al suo posto”. Buonanno potrebbe però anche decidere di ritirare la querela. Ecco la proposta: “Per par condicio vorrei che si realizzasse un gioco in cui i cittadini tirano martellate in testa a Renzi ogni volta che dice cazzate del tipo ‘ho abbassato le tasse‘. Se il programmatore lo realizza sono anche pronto a comprarne una copia”.