giovedì 29 gennaio 2015

Concordo pienamente. Ladri, corrotti e delinquenti in giro, avvocati corrotti e intrallazzati ovunque, sindacalisti ladri e corrotti. Tutti fuori. E in galera un povero diavolo che è stato condannato come se avesse commesso dieci omicidi. Una vergogna nazionale.

Celentano al futuro Presidente: "Prima che si accomodi le chiedo la grazia per Fabrizio Corona"

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<p>Adriano Celentano (foto Infophoto)</p>
Adriano Celentano (foto Infophoto)
"Come sarà il nuovo Presidente della Repubblica? E' inutile affannarsi e fare pronostici: Renzi e Berlusconi da una parte, PD e altri dall'altra. Nessuno lo può sapere fin quando il 'designato', col calore del suo corpo onesto o disonesto, non scalderà la famosa sedia dalla quale sarà pronunciato il verbo del cambiamento". Così Adriano Celentanosul suo blog, a proposito dell'elezione del Capo dello Stato in corso in queste ore in Parlamento, scrive una lettera indirizzata al futuro Presidente.
L'auspicio del Molleggiato è che dia un segnale che ci indichi "lo stato di fermezza e di LEALTA' con la quale saprà guidare il Paese". Un segnale, dice Celentano, "che finalmente ci farà dire: 'che tipo questo Presidente!' Una frase gioiosa che non pronunciavamo dai tempi di Pertini".
E prima ancora di sapere il nome del nuovo inquilino del Quirinale, prima "che lei si 'accomodi' - scrive il Molleggiato - le voglio chiedere una GRAZIA. Una grazia che ho chiesto anche a Napolitano e non solo io, tanti si sono mobilitati ma lui non se l'è sentita di andare per un attimo controcorrente. Si tratta di Fabrizio Corona. Un ragazzo che ha sbagliato certo ed è giusto che paghi. Ma se la pena supera in modo spropositato la misura dei suoi errori, io credo che ognuno di noi debba mettersi una mano sulla coscienza. E se questo non lo fa un giudice, le chiedo di farlo lei Sig. Presidente".
"Su quella sedia che da qui a poco lei occuperà per sette lunghi anni -continua Celentano - si siederà un uomo che non sarà più quello che lei credeva di essere quando ancora non era eletto. Ma sarà un altro. Sarà prima di tutto un uomo che perdona e non solo per obbedire al significato della parola 'perdono', ma soprattutto per saper condannare quando è giusto condannare. E purtroppo lei lo sa meglio di me . C'è gente che uccide, strangola,quanta ingiustizia c'è nel non punire chi va veramente punito sfregia, ammazzando gente che non si può difendere come i vecchi e i bambini, prendendoti a picconate mentre vai a fare la spesa. E molti di questi sono già fuori e alcuni, senza neanche un giorno di prigione. Ma l'esuberante fotografo ha già ampiamente pagato il suo debito con la giustizia. E ciò che più di tutto rattrista, è che lo sta pagando anche con la salute. Grazie Sig. Presidente! Appena conoscerò il suo nome mi congratulerò con lei!", conclude Celentano.

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