lunedì 26 gennaio 2015

Già che ci passate da Roma fate un giro in Parlamento ed in Senato e portatevi i grillini in Siria.

Isis, messaggio ai jihadisti europei: "Colpite i crociati nel loro territorio e ovunque si trovino. Ci troveremo a Roma"

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ISIS VIDEO
I jihadisti dello Stato islamico (Is) sono tornati a minacciare Roma, simbolo del cristianesimo, indicandola come meta da conquistare e annettere all'autoproclamato Califfato. "Sguainate le spade e puntate le frecce. Siate fermi e non vi indebolite. O sarà una vittoria, attraverso la quale Allah onererà l'Islam e i musulmani, oppure martirio. Presto con il potere e la forza di Allah, la campagna dei crociati sarà spezzata. E dopo, Allah permettendo, ci incontreremo ad al-Quds (Gerusalemme, ndr) e avremo un appuntamento a Roma", ha dichiarato il portavoce dell'Is, Abu Muhammad al-Adnani, in un messaggio audio lungo 9 minuti e mezzo.
"Colpite i crociati nel loro territorio ed ovunque", è stato l'appello di al-Adnani che ha invitato i jihadisti ad usare "un esplosivo, una pallottola, un pugnale, una pietra".
L'ultimo appello ai jihadisti dell'Isis in Europa è affidato al portavoce Abu Muhammad al Adnani. "Colpite i crociati nel loro territorio ed ovunque". E con qualunque mezzo: "un esplosivo, una pallottola, un pugnale, una pietra". Lo riferisce il sito specializzato in intelligence Site. Il messaggio si intitola "Die in your rage" (muori nella tua furia).
Nel video il portavoce dello Stato islamico si rivolge direttamente ai "lupi solitari" della jihad nel vecchio continente. Quella di Adnani, come spiega lui stesso, è una rinnovata "chiamata ai mujahaddin in Europa". "In effetti avete visto cosa un singolo musulmano è stato in grado di fare con il Canada e il suo Parlamento, e cosa i nostri fratelli hanno fatto in Francia, Australia e Belgio", dice Adnani nel videomessaggio.
Il riferimento agli ultimi attentati jihadisti nel mondo è esplicito: l'attacco al museo ebraico di Bruxelles in cui a fine maggio 2104 morirono 4 persone; il blitz di Ottawa del 22 ottobre scorso in cui un uomo armato uccise un soldato davanti al monumento ai caduti e poi entrò nel Parlamento canadese sparando. E i più recenti episodi di Sydney (15 dicembre) quando un iraniano di confessione sunnita ha preso decine di ostaggi in un bar, uccidendone due; infine, gli attacchi di Parigi al settimanale satirico Charlie Hebdo e in un negozio kosher, che causarono 17 morti.
In uno dei suoi ultimi messaggi, il portavoce Isis esprime anche "gioia" per la morte del re saudita Abdullah. "Chiediamo ad Allah di spedirlo all'inferno e di distruggere la casa regnante saudita", ha dichiarato.

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