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ROMA - Il Movimento ha scelto i suoi candidati governatore per le elezioni regionali che si terranno nel 2015 in Campania, Liguria, Marche, Puglia, Toscana e Umbria. Si tratta di quattro donne e due uomini, votate dagli iscritti al movimento in una votazione online che si è conclusaalle 19, e sicuramente un po' offuscata dall'attenzione riservata alle Quirinarie. Poche migliaia di voti espressi (meno di mille in Umbria), e poche centinaia sono bastati per essere scelti dalla base del Movimento e correre per la presidenza della provincia.

In Campania, con 3765 partecipanti, è stata scelta come candidato Valeria Ciarambino, 41 anni, impiegata di Pomigliano D'Arco, è stata candidata alle Europee ma non è risultata eletta. Ha ricevuto 804 voti (il 21%). "Candidarsi alla Regione Campania è una scelta per cuori forti", scrive sul blog. Poi coninua: "Mi impegno a vivere l'essere porta-voce e a custodire il 'metodo' del Movimento, facendo della condivisione la strada di ogni decisione" per "restituire dignità alla nostra terra, umiliata da anni di malapolitica, ruberie, infiltrazioni criminali, portare l’onestà in Regione sarà la nostra più grande rivoluzione". La prima parola chiave della sua candidatura sarà "bonifiche".

Per quanto riguarda la Puglia, i 3034 attivisti hanno scelto Antonella Laricchia, 28 anni, studentessa di Architettura di Adelfia. Ha ricevuto 596 voti, poco meno del 20%. Candidata alle Europee, ha sfiorato l'elezione per circa mille preferenze (ne ha ricevuto oltre 34mila). Scrive: "Alla mia generazione, giovane, onesta, meridionale e consapevole, non resterà che emigrare se la regione non sarà liberata da una classe politica condannata, dalla sua collusione, all’inazione. Io intendo mettere a disposizione la mia onestà (dimostrata nella gestione della scorsa campagna elettorale, nell’immediata restituzione dei rimborsi in eccesso di Bruxelles e in tutta la mia vita), il mio impegno (dimostrato in innumerevoli forme di attivismo e volontariato) e le mie competenze, per un impegno da portavoce che sia limitato nel tempo e nella retribuzione".

La Toscana ha visto scelto Giacomo Giannarelli, con 258 voti su 2505, praticamente solo il 10%. Di Carrara, 36 anni, libero professionista, è laureato in Scienze politiche con una tesi sulla decrescita felice. "Mi candido come Portavoce Presidente Regionale per il Movimento 5 Stelle - scrive nella sua pagina personale - perché credo fermamente che l’unica speranza per il nostro paese e per il nostro territorio sia quella, come punto di partenza, di fare entrare cittadini onesti dentro le istituzioni per scardinare i meccanismi di delega in bianco dei partiti". Tra le sue promesse rendicontazione, lotta al disastro idrogeologico e fare della Toscana una regione a rifiuti zero.

Alice Salvatore sarà la candidata in Liguria, con 469 voti su 1502 (31%). Di Genova, 32 anni, PhD in corso, ha lavorato anche come insegnante di inglese. La sua campagna sarà giocata sulla "prevenzione contro il dissesto idrogeologico e il rischio di alluvioni", sulla "bonifica dei terreni e dei lidi contaminati", sui "rifiuti zero" e sulla lotta alle mafie, "fuori dalla Regione".

Duecento voti esatti (su 1485, il 13%) garantiscono la candidatura nelle Marche a Giovanni Maggi, 68 anni di Ancona. Libero professionista, si occupa della comunicazione del M5s di Ancona. Si presenta così: "Poche sono le simpatie e pochi i voti che il Movimento riceve da donne e uomini che hanno più di 50 anni. Eppure siamo una categoria importante come numero e come sostegno alle generazioni dei nostri figli, scippati da una politica affaristico/mafiosa di sogni e speranze. Voglio gridare a quelli che vivono i miei stessi problemi e che come me hanno i capelli bianchi, tutta la mia rabbia e il mio disgusto per questi ricchi e potenti signori della regione che, per mantenere privilegi e consensi, dispensano incarichi e poltrone ai loro amici fidati con concorsi taroccati, alla faccia della disoccupazione che cresce".

In Umbria hanno votato solo 904 attivisti, e con 268 voti (29%) è stata sceltaLaura Alunni, 49 anni di Perugia, insegnante. "Mi candido alle primarie per la Regione poichè la mia Umbria è oramai da troppi anni in mano a lobbies, centri di potere e partiti che, in maniera bipartisan, hanno impoverito il territorio senza una visione di sviluppo, inclusione, innovazione, partecipazione. La recente cronaca giudiziaria e le infiltrazioni mafiose in Umbria sono il triste esempio dell'incapacità delle amministrazioni di rispondere ai reali bisogni dei cittadini".