M5S: dieci addii e una pistola carica per il Quirinale
Stamattina parte il piano dei ribelli pronti ad abbandonare il partito di Grillo. Potrebbero incontrare il premier in serata ed alzare la tensione in vista della elezione del presidente della Repubblica
Dieci parlamentari M5S sono pronti ad abbandonare il Movimento: nove alla Camera e uno al Senato. Lo strappo che agita la partita del Quirinale si consuma dentro il Movimento 5 stelle. Il passo sarà formalizzato stamattina, alle dieci, nella Sala Stampa di Montecitorio. Mentre il direttorio mantiene un filo costante con Milano i gruppi parlamentari perdono altri pezzi. Altre pedine, necessarie in vista di una sfida per il Colle sempre più difficile.
M5S: DIETRO L’ADDIO – Ci sono due ostacoli per i 5 stelle. Il primo è Romano Prodi, candidato preferito da una discreta parte di parlamentari, l’unico in grado di metter in difficoltà Renzi dopo le prime fumate nere. Il secondo è la gestione delle truppe che hanno subito una linea eccessivamente casalloggica. No alle Quirinarie, no ad un dialogo col Pd. Tutte scelte prese fuori Roma, con una assemblea congiunta che finora non è stata fatta. Stasera è prevista solamente l’assemblea fra deputati. Ed altri addii, oltre ai 10, potrebbero esser possibili.
DIECI ADDII ED UNA SOLA CONFERMA: LA SALA – Rizzetto, Prodani, Turco, Barbanti, Molinari, Rostellato, Baldassarre sono solo alcuni dei nomi dei presunti dimissionari circolati ieri in Transatlantico. Ma bisognerà aspettare alle dieci per capire chi e come ha deciso di salutare il Movimento. La sala stampa è stata prenotata ieri sera da parte di una parlamentare M5S. I “magnifici 10″ saranno argomento dell’incontro (presubilmente telefonico) domani tra Grillo, Casaleggio e i membri del direttorio. Un aspetto che rimarrà comunque laterale rispetto alla strategia 5 stelle per il Quirinale. «Panta Rei», cita un placido Roberto Fico. Ovvero “tutto scorre”, come indica il celebre aforisma di Eraclito. Gli abbandoni non preoccupano gli ortodossi. Anzi – precisano in diversi – c’era da aspettarselo.
M5S: I DISSIDENTI DA RENZI IN SERATA? - Così, mentre Casaleggio e Grillo mandano una mail a tutti i parlamentari Pd chiedendo dei nomi quirinabili (mail a cui ha risposto per ora solo il deputato di minoranza Pippo Civati), domani gli ex 5 stelle potrebbero diventare più che pericolosi. Potrebbero presentarsi (con altri vecchi fuoriusciti M5S) all’incontro con Matteo Renzi, magari dopo tutti gli altri gruppi, in tarda serata. Non solo: potrebbero tentare una linea con l’attuale premier. Anche perché, con Sel e minoranza dem, assicurano fonti parlamentari, non ci sono stati finora contatti concreti.
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