giovedì 4 dicembre 2014

Questa è veramente straordinaria. Un modo per combattere la disoccupazione veramente efficace. Roba da mettere in galera.

Undici portaborse per il 5 Stelle Ignazio Corrao: «Combatto la disoccupazione»

04/12/2014 - di 

La cifra compare sul settimanale Oggi ma lui spiega al Corriere: «C’è chi li spende tutti per pagarne due. Io ho scelto di fare più contratti, anche part-time»

Undici portaborse per il 5 Stelle Ignazio Corrao: «Combatto la disoccupazione»
C’è un eurodeputato che offre lavoro a tante tante persone. Secondo una classifica stilata dal settimanale Oggi si tratta di Ignazio Corrao del Movimento 5 Stelle. A Strasburgo è secondo solo al forzista Salvatore Cicu. Il vicepresidente del gruppo EFDD ha al suo seguito undici portaborse. Tre – spiega il magazine – a Bruxelles e otto in Sicilia. A parlarne è oggi il Corriere della Sera in un pezzo a firma di Renato Benedetto. Lui però, davanti alla mole di “dipendenti” non si scompone. E ironizza: «Se i fondi a disposizione fossero maggiori potrei assumerne 4 milioni, di assistenti, e risolvere il problema disoccupazione».
LAVORO PER TUTTI MA STIPENDI MENO CARI – L’europarlamentare M5S spiega al Corriere come quantità non sia sinonimo di spreco delle spese: 
«Ma non spendo più degli altri», specifica lui. Il Parlamento Ue mette a disposizione di ciascun parlamentare, per gli assistenti, 21 mila euro al mese. «C’è chi li spende tutti per pagarne due. Io ho scelto di fare più contratti, anche part-time».
Così tanti perché c’è bisogno…
Lavorare meno, lavorare tutti, insomma. Ma saltano all’occhio gli 8 in Sicilia. Di cosa si occupano? «C’è un addetto stampa, chi si occupa di questioni tecniche, dall’ambiente all’economia. C’è tanto da fare: sono titolare di 3 commissioni e 8 delegazioni, mentre altri italiani non si vedono mai. Al posto di ammazzarne di lavoro uno, ho tanti assistenti»
Tra poco, spiega il quotidiano, ci sarà il “primo Restitution Day” tutto europeo. Sarà quindi possibile capire quanto hanno restituito gli eletti grillini al Parlamento Europeo. Lui per ora dei 6200 euro che riceve ne restituisce mille. «Non teniamo più di quanto resta in tasca ai nostri colleghi a Roma, anche se non recupereremo tantissimi zeri, perché siamo di meno e vivere su più sedi comporta spese superiori. Io pago l’affitto a Bruxelles, quando sono a Strasburgo devo pagare l’albergo», ha spiegato.

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