lunedì 1 dicembre 2014

Avevano detto che avrebbero ridato i soldi ai cittadini. Ora sono come tutti gli altri politici.

Nelle tasche dei grillini ancora oltre il 90% dei rimborsi

Dopo il dramma degli scontrini, si torna a parlare di rimborsi ed epurazioni nel movimento di Beppe Grillo. Ma a cosa hanno rinunciato i parlamentari stellati? Secondo un'inchiesta davvero a poco
Redazione 1 Dicembre 2014
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In questi giorni si è parlato della nuova leadership grillina e delle ennesime epurazioni che alcuni membri del Movimento cinque stelle rischiano. Sarebbero una ventina i parlamentari che non avrebbero riconsegnato la rendicontazione delle spese e che adesso rischiano l'espulsione, colpevoli di non aver rispettato una regola sottoscritta all’atto della candidatura. Ma quanto effettivamente il Movimento di Grillo ha riconsegnato?
Secondo i dati dell'amministrazione della Camera dell'anno scorso dal 15 marzo al 31 dicembre 2013 le somme complessivamente spettanti a vario titolo ai 106 (allora) deputati del M5S sono ammontate a 19 milioni 395.218 euro e 26 centesimi. Mentre quelle effettivamente erogate sono state pari a 18 milioni 912.552 euro e 46 centesimi. La differenza è di soli 305.581 euro e 29 centesimi, ovvero l'effettiva somma complessiva a cui i parlamentari grillino avrebbero rinunciato. Va considerato però che alla maggior parte delle competenze, ovvero 14,1 milioni del totale di 19,4, non era possibile per regolamento rinunciare, trattandosi di indennità e diaria. Ma ci si poteva privare di 5 milioni 319.064 euro e spiccioli. Un risparmio dovuto alle rinunce volontarie non va oltre il 5,7 per cento del totale.

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