«O Eleonora Bechis ritira la querela o è fuori dal Movimento»
In vista della riunione congiunta di stasera si concretizza l'espulsione della deputata 5 stelle. Spunta la voce "rapporti sul territorio" nel odg. Ma non è detta l'ultima parola
Vento di tempesta nel Movimento 5 Stelle a Montecitorio. L’assemblea congiunta di deputati e senatori, prevista per questa sera alla Camera dei Deputati, presenta una voce all’ordine del giorno, “rapporti col territorio“. Una odg in cui si potrebbe avanzare la richiesta di espulsione a carico della deputata piemontese Eleonora Bechis. «E’ una richiesta largamente condivisa sul territorio – ha spiegato il deputato piemontese Ivan Della Valle, conversando con giornalisti in Transatlantico – e chi conosce la storia ne conosce le ragioni. Noi vogliamo che venga mandata via». Per il caso Bechis si sfiorò la rissa, nell’ultima riunione, tra il senatore Alberto Airola e il friuliano Walter Rizzetto che aveva difeso la posizione della deputata. Alla base delle tensioni la querela della deputata ad un consigliere e un militante grillino di Torino in seguito alle accuse in rete di voto di scambio e favoritismi per favorire la corsa a Roma della stessa Bechis.
LA SCELTA – La deputata potrebbe trovarsi davanti a una scelta: o andare via o rimanere con il ritiro della querela nei confronti del consigliere circoscrizionale Paolo Pkalez e l’allontanamento del collaboratore, attivista allontanato dal gruppo piemontese nel 2011, Agostino Formichella. Secondo Della Valle il caso è già stato affrontato in varie riunioni con i capigruppo e i parlamentari piemontesi: «Tutti le abbiamo chiesto di non mettere in crisi il suo ruolo in Parlamento e i suoi rapporti con il territorio per difendere una persona sfiduciata dalla base. Le abbiamo dato tempo per decidere, per risolvere la questione senza dover arrivare agli estremi rimedi. Ma fino ad oggi Eleonora, del cui operato in Parlamento non abbiamo nulla da obiettare, ha evitato di decidere. E questo è un peccato, perché proprio la sua determinazione a mantenere un collaboratore sfiduciato dalla base mina i suoi rapporti con il territorio, la sua presenza alle attività in Piemonte». Attività che però la parlamentare sotto accusa ha sempre difeso anche in rete. Nel caso in cui si dovesse votare l’espulsione stasera l’ultima parola spetterà comunque alla rete. «Siamo in 10 – ha ribadito il deputato – e tutti le abbiamo chiesto di riconsiderare il caso».
VOTAZIONE POTREBBE SALTARE – «Per il momento preferisco non parlare. Aspetto l’assemblea di stasera», ha replicato la deputata davanti alla richiesta di espulsione dal M5S avanzata dal collega Ivan Della Valle. «Farò delle domande dalle quali mi attendo delle risposte», ha concluso la piemontese. La sua “cacciata” non va data per scontata. «Bisogna vedere se la presentano, e il risultato della discussione potrebbe essere un boomerang per loro», ha spiegato ai cronisti Walter Rizzetto, deputato friulano. «Se Della Valle lo ha detto a voi giornalisti, è probabile che non sia una sua idea ma dietro ci sia una cosa organizzata, che lo abbia mandato qualcuno – ha aggiunto Rizzetto – ma questo non vuole dire che l’esito sia scontato, in caso di votazione».
La frangia torinese che vorrebbe fuori la Bechis è pronta: ma non è detto che l’intero gruppo di parlamentari a 5 stelle sia d’accordo per l’ennesimo addio.
(Foto copertina LaPresse – Palli Fabio)
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