venerdì 24 ottobre 2014

Grandissimo Renzi.

Renzi sfida l’Europa: «È finito il tempo delle lettere segrete»

23/10/2014 - di 

«Stiamo discutendo di uno o due miliardi di differenza, possiamo metterli anche domattina, corrispondono ad un piccolissimo sforzo», ha detto il premier Matteo Renzi, arrivando a Bruxelles per il vertice europeo, riguardo la lettera Ue sulla manovra. Stamane la Commissione

Renzi sfida l'Europa: «È finito il tempo delle lettere segrete»
«Stiamo discutendo di uno o due miliardi di differenza, possiamo metterli anche domattina, corrispondono ad un piccolissimo sforzo», ha detto il premier Matteo Renzi, arrivando a Bruxelles per il vertice europeo, riguardo la lettera Ue sulla manovra.
Stamane la Commissione Europea ha chiesto all’Italia ulteriori chiarimenti sui motivi che sorreggerebbero la scelta di deviare dagli “obiettivi di Medio Termine”. Il ministero ha già pronta la risposta che sarà inviata a Bruxelles entro domani. Da Bruxelles, non nascondono la loro irritazione per il fatto che l’Italia abbia reso pubblico lo scambio di lettere. Il premier ha replicato al presidente della Commissione Josè Manuel Barroso: «Sono stupito che il presidente si sia sorpreso. È finito il tempo delle lettere segrete. È il momento della trasparenza e della chiarezza». E ancora: «Pubblicheremo non solo la lettera inviata dall’Ue, ma tutti i dati economici di quanto si spende in questi palazzi, sarà molto divertente».
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UN RENZI CHE SFIDA Sembra un presidente del Consiglio quasi guascone quello che parla ai microfoni dei giornalisti. Che sembra “sfidare” la commissione a “bocciare” la manovra italiana. «Metteremo online le spese di questi palazzi» “minaccia il premier. «Noi chiederemo che ogni dato sensibile delle istituzioni europee venga conosciuto».
IL PARERE DELLA COMMISSIONE -
Per la precisione, ha scritto nella lettera l’ufficio del vicepresidente della Commissione Europea Jyrki Katainen, “paragonato al programma di Stabilità 2015, la legge del 2015 pospone il raggiungimento degli obiettivi di medio termine al 2017. In questo modo, risultano infranti gli obblighi dell’Italia riguardo il Patto di Stabilità e Crescita”.

La deviazione dell’Italia è definita “significativa”, ma la Commissione ci tiene a precisare che intende portare avanti con l’Italia un dialogo “costruttivo” per comprendere le ragioni di un tale sforamento. Come a dire che la manovra non va bene, ma potrebbe se ci saranno sufficienti argomentazioni.
«La pubblicazione della lettera della commissione Ue è un problema che riguarda il governo italiano, che ha deciso di pubblicarla», ha detto all’ANSA il commissario agli Affari economici Jyrki Katainen oggi a Belgrado. Katainen non ha voluto commentare le parole irritate al riguardo di Barroso. «Non sono bene informato, devo andare».
(Copertina Gian Mattia D’Alberto / LaPresse)
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