venerdì 24 ottobre 2014

Bene, la Fiom inizia a ragionare.

Leopolda 2014, anche la Fiom sul palco di Renzi. Calosi (segretario di Firenze): "Un luogo di confronto democratico"

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FIOM
Se qualcuno ha dubbi che Renzi e il renzismo abbiano lasciato un segno profondissimo a Firenze, questa è l'occasione buona per fugarli. Nella battaglia mediatica dello scontro tra la piazza della Cgil e la Leopolda, nella contesa tra pezzi di partito e di società che andranno dall'una o dall'altra parte, Daniele Calosi ha scelto: sarà a Firenze alla kermesse del premier.
Peccato che Calosi sia il segretario fiorentino della Fiom, sindacato di duri e puri che, pur coltivando tramite il suo leader Maurizio Landini solidi rapporti con Palazzo Chigi, più d'ogni altro ha avversato la riforma del lavoro e la legge di stabilità.
"Mi hanno chiesto un intervento scritto, io non gliel'ho inviato, vorrei spiegare nei 4 minuti a disposizione l'idea che la Cgil ha del cambiamento del Paese", sostiene il sindacalista intervistato da Toscana tv, spiegando di ritenere l'appuntamento nella città del presidente del Consiglio "un luogo di discussione democratica".
"Ed io - osserva - ho molto rispetto di chi discute democraticamente anche se non la pensa come me, io ho rispetto, e non la considero un'altra Italia come dice Maria Elena Boschi, la considero un pezzo d'Italia, per questo vorrei che lo stesso rispetto ci fosse per chi, come me e insieme a migliaia di lavoratori, domani scenderà in piazza a Roma, perché anche quello e' un pezzo d'Italia e un pezzo importante".
Dunque Calosi salirà sul palco, presenza insolita nella storia della convention renziana. Ma non risparmierà le stoccate: "Come io ho rispetto di loro, anche loro devono avere rispetto di un pezzo di Paese. Trovo inoltre paradossale dire non andrò né dalla Cgil né alla Leopolda e che il Paese va unito. Certo, ma credo che le battaglie ideologiche che spesso vengono dal governo. La nostra è una piazza che unisce il Paese no che lo divide". Certo è che la sua presenza a Firenze renderà molto più "unitario" l'appuntamento di cui Renzi è il gran regista.

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