Cgil e renziani scaldano i muscoli per la sfida a distanza
Botta e risposta Vendola-Camusso sullo sciopero generale
La Cgil e i renziani scaldano i muscoli in vista, rispettivamente, della manifestazione romana, e della Leopolda, che vedrà domenica l'intervento del premier.
L'obiettivo del sindacato guidato da Susanna Camusso è quello di portare un milione di persone in piazza. Nel mirino il Jobs act, a partire dalle modifiche all'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori e chiedere cambiamenti al ddl di stabilità
Secondo il leader di Sel, Nichi Vendola, la Cgil annuncerà sabato lo sciopero generale. Parole che non sono piaciute alla leader della Cgil: "La Cgil decide da sola, non dobbiamo inseguire nessuna affermazione del dibattito tra partiti politici".
Attacca il sindaco di Firenze, Dario Nardella: quella della Cgil "mi sembra più una manifestazione politica contro il governo che una manifestazione per il lavoro. Mi auguro che non sia così nella sua realizzazione, che sia diversa dalle premesse. L'Italia ha bisogno di remare con tutte le forze a disposizione, da quelle del lavoro ai cittadini. C'e' bisogno di questo, non di fare iniziative contro; c'e' bisogno di mettere le proprie energie per un progetto". Al contrario "la Leopolda - ad avviso di Nardella - non sarà un evento contro. E' fatta di aperture, è per chiunque voglia partecipare e sposi valori e progetti non solo di Renzi, ma del gruppo dirigente cresciuto con lui e passato anche dalla Leopolda.
La manifestazione della Cgil vedrà sfilare per le vie della Capitale due cortei, mentre il terzo sarà dell'Ugl
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