Carlo Sibilia. Il vizietto M5S di mettersi nei panni del killer terrorista
Pubblicato il 24 ottobre 2014 14:05 | Ultimo aggiornamento: 24 ottobre 2014 14:05
di Redazione Blitz
ROMA - Carlo Sibilia. Il vizietto M5S di mettersi nei panni del killer terrorista. Lo hanno rifatto, spiace ma sempre qualcuno del Movimento 5 Stellecui, in occasione di una drammatica uccisione da parte di un terrorista, scappa un po’ la frizione del ragionamento e pur di mettersi nei panni del killer la spara grossa. Carlo Sibilia, deputato campano dei 5 Stelle commenta così su Facebook la recente tragedia occorsa ad Ottawa in Canada:
I politici spesso prendono a modello il governo del nord. Norvegia, Usa e Canada. Eppure dov’è che hanno iniziato a sparare ai politici… Proprio in un Paese come il Canada. Opera di un pazzo o di qualcuno che ha ritrovato la ragione? La mia solidarietà a chi ha perso la vita nell’attentato. A chi vanno attribuite le colpe? (Carlo Sibilia, M5S)
Sibilia è solo l’ultimo 5 Stelle di una serie che inizia a farsi lunga. Il primo fu Alessandro Di Battistache, a dispetto delle decapitazioni di infedeli in diretta, eleggeva i terroristi Isis a interlocutori necessari. Poi fu la volta di Davide Bono che reputò pertinente il nesso causa effetto di altre decapitazioni Isis con la visita di Renzi in Iraq, con il corollario che la colpa fosse del premier italiano.
Sibilia è stato fatto oggetto di pochi “i like” su Facebook, ricevendo in cambio un fiume di contestazioni. Qualcuno insulta, qualcun altro ricorda che in un post Sibilia derideva gli ingenui che ancora credono che l’uomo sia sbarcato sulla Luna. Sibilia, vista la malaparata, tenta la carta della provocazione. Non abbiamo capito.
Il mio post? Era una provocazione per spingere le persone a porsi delle domande. Se qualcuno vuole strumentalizzare, può farlo tranquillamente». «Mi sono solo chiesto perché questa persona ha fatto questo gesto — aggiunge —. Questa settimana ho fatto innumerevoli interventi in Aula e in Commissione su temi come privatizzazione dell’acqua, trivellazioni petrolifere e ora esce solo questo». Poi contrattacca: «Gli insulti equivalgono a qualsiasi tipo di violenza. (Corriere della Sera)
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