martedì 9 giugno 2015

Riceviamo e pubblichiamo a beneficio di Salvini e dei leghisti.

I razzisti contro De Luca


de luca salerno
L’unico davvero rispettoso di De Luca è Crozza. Ne fa una caricatura irresistibile, generosa ed estrema. Gli avversari invece lo odiano e lo insultano: caudillo, macchietta, impresentabile. Uno “del sud dove Renzi non arriva”. Non si era mai assistito ad un linciaggio così generalizzato, dalle sfumature razziste e classiste, verso un politico meridionale che fino a ieri tutti portavano ad esempio di ottima amministrazione e di vastissimo consenso.
Già, alla fine si sottintende sempre, “non è dei nostri”: si tratta di barbari, di briganti. Se ne occupi l’antimafia, i giudici, le “liste di fuor bando” di Ferdinando I. Questo vociare viene non solo da quella capra di Salvini, ma dal tormentato e acculturato sud, da chi ha stracampato solo dei soldi pubblici elargiti al sud, da chi ha male amministrato il sud, da chi ha fatto la spola -anche con i voti di De Luca- tra redazioni di partito e cooptazioni elettorali ben pagate, da chi si è “emancipato” nei salotti romani e oggi guarda inorridito dalle terrazze bene partenopee.
Quando qualcuno fa bene o appare poter raccogliere una speranza è un “masaniello”, è un impresentabile. Mai quanto voi, signori pensionati e pensionandi di lusso grazie alle tasche dei nostri figli. Gli educati male sono anche degli opportunisti e quando vincono corrono incontro ai masanielli, come ha fatto certa brutta e smemorata borghesia napoletana con De Magistris, il quale non aveva un millesimo della accountability di Vincenzo de Luca. Lo schifo si cumula allo schifo se si pensa che molti praticano il tiro al Vicienzo per tirare un colpo al maleducato di talento, e chissenefrega della Campania e della Liguria. Stessa spocchia e stesse terrazze di De Bortoli, dove da un pò sono tollerati anche i terroni, se masticano un pò d’inglese e hanno elemosinato l’incarico giusto per sè, per la moglie o per i figli. Parla di impresentabili, di ferita alle istituzioni, anche chi ha votato, come la Carfagna e la Mussolini -senza che servisse a niente-, per essere più nipoti di Mubarak di quanto fosse Ruby.
Anche De Luca è un bel maleducato: a Salerno però colpisce chi non fa la differenziata (e per farla fare, agli italiani, sì che ci vuole Bava Beccaris), perchè così si risparmiano soldi e tumori. Non con le chiacchiere dei preti, ma con le multe e la polizia. Caccia gli illegali e ospita solo chi è in regola. Andate alla fine della pausa pranzo al comune di Salerno e vedete come corrono gli impiegati a timbrare, e vedete se Striscia ne becca uno fuori posto. In Regione tremano dirigenti ed impiegati all’idea che arrivi il matto a farli lavorare.
De Luca racconta quante persone col piede diabetico vengono amputate in Campania! Che schifo, vero? Che distanza dalle vostre auliche e filosofiche dissertazioni. Lo sa Saviano che al Cardarelli fare le pulizie senza essere picchiati dalla camorra è diventato un atto eroico? Altro che emettere le fatwe con la Bindi. De Luca parla di trasporti in una regione dove è eroico arrivare e più eroico ripartire, e si saluta (anche grazie al Bassolino che schifavate) l’apertura di una stazione della metro come fosse l’arrivo della Napoli-Portici due secoli fa. Parla poi di un piano per la sicurezza perchè ancora, come negli anni sessanta, chi arriva a Napoli si stringe il portafoglio addosso. Sarà forse per paura degli impresentabilinelle liste? Ma dove vivete? E scusate la maleducazione, cosa proponete?
Vincenzo se la vede dura, ma ispira una simpatia enorme anche nella versione Crozza, quando se la prende con quelli come voi: “Personaggetti, con quei sorrisetti”. Per voi non cambia molto: se perde sarete contenti e se vince, gli bacerete la pantofola.
Caino Mediatico

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