Maroni replica a Renzi: "Risolva il problema degli immigrati"
Il presidente della Regione Lombardia: faccia battaglia in Europa e fermi sbarchi come feci io nel 2011
Rho, 8 giu. (askanews) - Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, invita il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a risolvere il problema degli immigrati invece di indicare responsabilità altrui. "Prima era sempre colpa di Brelusconi, ora di Maroni. Un presidente del Consiglio, se c'è un problema, cerca di risolverlo invece di dire 'è colpa tua' o 'è colpa mia'. Questo governo non lo sta facendo, siamo alle comiche" ha detto a margine dell'assemblea della Confcommercio. Dopo avere ricordato che la Lombardia è "terza in Italia per numero di immigrati accolti", Maroni ha aggiunto che, a suo parere, Renzi dovrebbe fare "la battaglia in Europa. Prenda per il bavero i ministri dei Paesi europei invece di fare polemiche. Inizia a dare alla Lombardia i 160 milioni di euro che vanta per le spese sanitarie degli immigrati in cinque anni e poi discutiamo". Quello degli immigrati, ha concluso, è "un problema serio, noi vogliamo risolverlo e sono disposto a parlare con il governo. Bisogna faremare gli sbarchi come ho fatto io nel 2011, finora invece i lrefetti hanno solo mandato in giro migliaia di persone senza documenti". Ieri Renzi aveva auspicato da parte dei governatori del Nord un "atteggiamento istituzionale" anche perchè "qualcuno di loro era al governo quando si sono scritte le regole che non stanno funzionando". Incontrando i giornalisti a margine del G7 di Elmau, il premier aveva detto: "Auspico che tutti i rappresentanti istituzionali ricordino perchè siamo a questo punto, che cosa ci ha portato in questa situazione". L'Italia, aveva quindi accusato Renzi, "ha scelto una strategia, e Maroni dovrebbe saperlo, che ha portato agli accordi di Dublino e alle attuali regole che non sono capaci di dare soluzioni, perchè lasciano l'Italia da sola". E poi l'invito: "Mi piacerebbe che tutti riconoscessero che il problema dell'immigrazione è una sfida di tutto il Paese e cercassero di aiutare a risolvere il problema invece di lucrare mezzo voto. Noi siamo disponibili a cercare una soluzione anche con chi fa demagogia". Intanto anche il neogovernatore della Liguria, Giovanni Toti, si è schierato con Maroni: "Il governo - ha detto - deve smetterla di frignare sui profughi. Ha ragione Maroni, scriverò con ferma cortesia ai prefetti e poi a tutti i sindaci della Liguria per bloccare gli arrivi: l'avrei già fatto ma non è ancora arrivato il decreto che ufficializza la mia elezione a governatore". "Purtroppo noi governatori non siamo dotati di poteri autonomi, ma la conferenza Stato Regioni dovrebbe intervenire - ha aggiunto -. Subito dopo i ballottaggi Maroni, Zaia e io abbiamo fissato un incontro a Venezia, per allineare le politiche delle nostre regioni. Un blocco che è innanzi tutto amministrativo, sui temi dei migranti, certo, ma anche sull'omogeneità fiscale, la cooperazione tra amministrazioni. Ed è anche un blocco politico. Il blocco del Nord sarà un laboratorio politico del centrodestra, dove Forza Italia e la Lega Nord allargheranno le loro alleanze. E non parlo solo di partiti ma anche di associazioni". E i migranti? "Li riportiamo a casa. Se l'Ue e l'Onu non se ne occupano, allora il governo deve smetterla di frignare e deve agire: con un blocco navale e poi allestendo sulle sponde dell'Africa campi profughi per aiutarli. L'Italia farà la sua parte insieme all'Onu e agli stati del Mediterraneo". Int9
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