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giovedì 23 maggio 2013
Il voto ai grillini é un voto buttato. Un voto dato a persone incapaci ed incompetenti.
Sondaggi, la flessione di Monti e Grillo
di Donato De Sena - 23/05/2013 - Il Pdl si conferma primo partito. Mentre il Pd lascia voti a Vendola. E Scelta Civica e Movimento 5 Stelle arretrano. Tutti i numeri a confronto
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Centrodestra al 34,9%. Centrosinistra al 29,5%. Movimento 5 Stelle al 23,1%. Coalizione Monti al 7,4%. Sono questi i dati sul consenso a partiti e coalizioni che abbiamo elaborato confrontando i numeri di dieci sondaggi sulle intenzioni di voto degli italiani effettuati nelle ultime due settimane. La media delle cifre diffuse recentemente dagli istituti di ricerca Ispo Ricerche, Demos, Swg, Piepoli, Ipr Marketing, Tecnè, SpinCon, Demopolis, Emg e Ipsos indica un chiaro vantaggio dello schieramento di Pdl e Lega Nord su Pd e Sel, e nello stesso tempo una flessione del partito di Beppe Grillo e del centro composto da Udc e Scelta Civica.
PDL PRIMO PARTITO – I numeri dei sondaggisti, insomma, rivelano che, se si ritornasse al voto con il Porcellum attualmente in vigore, o con una simile legge elettorale, la coalizione guidata da Silvio Berlusconi non avrebbe problemi a conquistare il premio di maggioranza previsto per l’aggregazione di liste che ottengono anche un solo voto in più di tutte le altre formazioni. Il centrodestra non scende mai al di sotto del 33,5% indicato dall’istituto Piepoli (nel sondaggio pubblicato il 15 maggio sul sito Affaritaliani.it), e per Tecnè (rilevazione del 16 maggio diffusa il 17 da SkyTg24) vale addirittura il 37,3%. Precisamente il Pdl oscilla tra il 25 e il 30% (27,7% di media), la Lega Nord si muove dal 3,2% stimato da Demos (sondaggio del 7-9 maggio per Repubblica) al 5% di Piepoli, Fratelli d’Italia (partito di Giorgia Meloni e Ignazio La Russa) con il 2% di media conferma il dato delle Politiche di febbraio.
SEL GUADAGNA SUL PD – Il centrosinistra rimane piantato al 29,5% di consensi, lo stesso dato delle ultime elezioni. Ma, secondo i sondaggisti, rispetto a tre mesi fa i voti potenziali si sono spostati dal Partito Democratico verso il partito di Nichi Vendola. Il Pd (25,4% alle Politiche) viene stimato oggi al 23,8% e si muove dal 22% indicato da Ipr Marketing (sondaggio del 15 maggio per il Tg3) al 26,3% di Ipsos (interviste del 20 maggio per la trasmissione di Raitre Ballarò). Sel (3,2% a febbraio e 4,9% di media oggi) viene stimato da Emg (rilevazione del 16-17 maggio per il Tg di La7) e da SpinCon (interviste web del 15-17 maggio per il quotidiano L’Opinione) addirittura al 6,1%.
GRILLO IN CALO – Continua a perdere punti percentuali il Movimento 5 Stelle, che comunque si mantiene saldamente oltre il 20%. Il partito di Grillo (25,5% alle Politiche) varia oggi dal 21,8% indicato da Swg (sondaggio del 14-15 maggio per il programma di Raitre Agorà) al 25% segnalato da Piepoli. Stando alle nostre medie settimanali i grillini sono calati nelle ultime quattro settimane dal 25,3 al 24,4%, poi al 23,5, e infine al 23,1 (a -11,6 punti dal centrodestra).
CROLLO DI MONTI – Perde terreno in maniera più rilevante il centro montiano. L’Udc di Pier Ferdinando Casini non va oltre l’1,8% di media. Futuro e Libertà di Gianfranco Fini oscilla tra lo 0,2 e lo 0,4%. Scelta Civica (8,5% alle elezioni di febbraio e 5,4% di media oggi) si muove tra 4,1 (SpinCon) e 6,1% (sondaggio di Ispo Ricerche dell’8 maggio per Porta a Porta).
SINISTRA IN AFFANNO – Stenta a risollevarsi la coalizione di sinistra che alle Politiche si è presentata agli elettori con la lista Rivoluzione Civile guidata da Antonio Ingroia (nei giorni scorsi promotore della nuova formazione denominata Azione Civile). Il consenso stimato di Rc, Rifondazione Comunista, Idv, Verdi e Ac supera a malapena il 2%, troppo poco per provare a superare lo sbarramento previsto alla Camera per le forze non coalizzate (4%). Il dato migliore viene fornito da Tecné: 3,9%. Per SpinCon, se si votasse oggi, Rivoluzione Civile conquisterebbe un misero 0,8%.
LO SCENARIO – In uno scenario simile, in caso di mancata riforma elettorale e di rapido ritorno al voto, Pdl, Lega Nord e Fratelli d’Italia conquisterebbero il premio del 54% dei seggi alla Camera, passando dagli attuali 126 a 340 deputati (214 in più). Ovviamente sarebbe il Pd, che vanta oggi a Montecitorio un gruppo di ben 293 onorevoli, il partito maggiormente penalizzato.
LE IMPRESSIONI SUI PARTITI – I sondaggisti ngli ultimi giorni hanno tentato anche ad analizzare le impressioni degli elettori sui loro partiti (e coalizioni) di riferimento e di tracciare un identikit dello stesso elettorato. Stando alla rilevazione dell’istituto Ferrari Nasi realizzato il 15-17 maggio per il quotidiano Libero il 60% dei votanti di centrodestra gradirebbe la rifondazione di un partito di facce nuove (senza personaggi che hanno avuto un ruolo negli ultimi anni), il 30% non ritiene opportuna alcuna rinascita di partiti di destra, il 10% gradirebbe un nuovo partito della destra in ogni caso, a tutti i costi. Demopolis nel sondaggio realizzato il 15-17 maggio per la trasmissione di La7 Otto e Mezzo ha analizzato il consenso del Movimento 5 Stelle per categorie sociali. Ha dichiarato il voto al partito di Grillo il 38% dei disoccupati, il 35% degli operai e il 34% dei lavoratori autonomi.
LA POPOLARITA’ DI LETTA – Cala leggermente la popolarità di Letta. Stando all’ultimo sondaggio Ipsos per Ballarò esprimono un giudizio favorevole sul nuovo governo il 56% degli italiani (il 61% nella settimana precedente). Per Emg la fiducia nel nuovo premier negli ultimi sette giorni è scesa dal 44 al 41%.
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1 commento:
Il voto a Grillo é un voto buttato nella spazzatura.
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