«Grillo: né codice fiscale, né partita Iva»
Il blogger Di Salvo fa le pulci alla società di Casaleggio e al M5S di Grillo, che si sarebbe arricchito di milioni di euro.
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Di Roberto Rossi
4 aprile 2013
La domanda più ovvia è come guadagna Grillo dal suo blog?
«Le fonti di reddito del blog sono molte e sfruttate al massimo. Basta fare un semplice esperimento visivo, eliminando «i contenuti» e vedere quanto resta come spazi destinati alla pubblicità. Come quella diretta, ovvero vendita di gadget e di prodotti marcati Grillo (libri, dvd etc), alla quale va poi sommato il guadagno indiretto, attraverso le partnership che generano royalty, come ad esempio per ogni utente che si registra e acquista su Amazon partendo dal blog di Grillo».
Ma i gadget rendono tanto?
«Fino a poco fa la vendita di libri e dvd era l’unica forma di finanziamento del blog. A gestire il “merchandasing” è un altro portale, GrilloRama (grillorama.beppegrillo.it). Sono in vendita magliette, dvd e libri di Beppe Grillo. Qualsiasi campagna, tour, comizio, battaglia del comico-politico, ma anche i dvd di Marco Travaglio (tra l'altro venduti a Current Tv per 100mila euro a stagione) è diventata un prodotto di GrilloRama».
E la pubblicità?
«Secondo il «Il Sole24Ore» traffico stimato raggiunge una media tra i 150 e i 200mila utenti ogni giorno e circa 1 milione di pagine viste. La scelta di affidarsi alla pubblicità Google è piuttosto recente da parte della Casaleggio Associati. Con la crescita del Movimento il blog di Grillo è finito nella categoria top-site degli Ad-Sense di Google: la pubblicità sul blog del comico ora può essere stimata fino a un massimo di 2,49 euro per ogni click e 5 euro ogni mille visualizzazioni. Partendo da questi dati il Sole24Ore ha calcolato per Beppegrillo.it un ricavo annuo che oscilla tra i 5 e i 10 milioni di euro, anche se ci sono analisi (come quella di Webnews) che riducono la forchetta tra 1,5 e i 2,2 milioni».
1 commento:
In questo mondo di ladri. Ah il mio Venditti.
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