Vito Crimi: referendum euro: "Non è scontato restare in Europa". E attacca Matteo Renzi (FOTO)
L'Huffington Post | Pubblicato: 24/05/2013 12:36 CEST | Aggiornato: 24/05/2013 12:36 CEST
"Italia fuori dall'euro? E' qualcosa sulla quale dobbiamo lavorare. Perché non è così scontato. E non è neanche così scontato che si debba ragionare su euro sì euro no, ma ci sono varie possibilità, come la possibilità di euro a due velocità". Così Vito Crimi, ospite di "24 Mattino" su Radio 24, dopo che ieri Beppe Grillo ha rilanciato il tema di un referendum sulla moneta unica.
"Un referendum purtroppo per il nostro ordinamento non è possibile - ha aggiunto Crimi -. Magari fosse introdotta anche la possibilità di fare referendum propositivi o consultivi e non solo abrogativi". Proprio ieri il leader del moVimento ha detto: "L'Europa va ripensata. Noi consideriamo di fare un anno di informazione e poi di indire un referendum per dire sì o no all'Euro e sì o no all'Europa. Sull'euro e sull'Europa gli inglesi ci insegnano la democrazia. Nessun partito può arrogarsi il diritto di decidere per 60 milioni di persone". Il comico ha anche consegnato 420 mila euro al comune colpito dal terremoto.
La diaria. "Se qualcuno di noi non restituisse la parte non rendicontata della diaria è fuori dal movimento. Ovviamente non è una cosa automatica, ma verrebbe invitato a seguire quello che è stato deciso e basta. Sa di espulsione e di rigidità? Io la chiamo coerenza". Continua il capogruppo al Senato del M5S, a Mattino 24, Radio 24.
Renzi? Faccia il sindaco. Quanto alle critiche di Renzi, Crimi afferma: "Io non prendo lezioni da una persona che è stata eletta per fare il sindaco e non lo ha mai fatto ma da due anni fa campagna elettorale permanente. Renzi vada a fare il sindaco prima di fare le lezioncine agli altri movimenti democratici. E gli dico di informarsi in modo diverso, non guardi solo giornali e tv ma guardi i siti istituzionali".
La Gabanelli? Non so se sia libera. Non mi interessa saperlo, quello che so e' cheho visto un servizio l'altra sera che non era un'informazione completissima, sono stati messi insieme tutta una seria di informazioni anti-Grillo e anti-Casaleggio senza però arrivare a molto, è stato fatto un servizio in cui sono state fatte delle domande alla fine che potevano avere risposta direttamente senza bisogno di porle aleggiando un dubbio su qualcosa che era talmente palese".
Risponde così ad una domanda su Milena Gabanelli. Quanto al rapporto con l'informazione, "non c'è assolutamente nessuna lista di giornalisti bravi e non bravi, ognuno di noi ha avuto modo di confrontarsi con molti giornalisti, nel tempo si impara a conoscerli e si impara anche a conoscere qualcuno che quando dici qualcosa poi la travisa, o la utilizza in modo distorto": "Esempi ce ne sono tanti ma alla fine cerchiamo di essere presenti in vari programmi. Certo quando c'è stato il dibattito sulla diaria avevamo ad ascoltarci uno stuolo di giornalisti, però non abbiamo giornalisti che ci chiedono 'e' vero che oggi avete presentato il decreto per l'abolizione delle Province?'", conclude.
Nega la black list dei giornalisti. "Assolutamente no". Così Vito Crimi, capogruppo dei senatori del M5S, ospite a Rdio24, risponde al conduttore che gli chiede se ci sia una 'black list' di giornalisti con i quali non parlare. "Ognuno di noi - ha spiegato - ha avuto modo di confrontarsi con i giornalisti, ma poi con il tempo si impara a conoscerli. C'è anche qualcuno che quando dici qualcosa la travisa. E' capitato sulla mia pelle, ci sono tanti esempi. Mi dà fastidio, ma di solito quando succede lo chiamo e chiarisco al volo".