La rivolta immaginaria di Milano è solo sul Fatto
Oggi Renzi presenta il piano post-Expo e il giornale di Travaglio s’inventa proteste che non esistono
Oggi Renzi arriva in una Milano assediata. Posti di blocco, mobilitazione straordinaria delle forze dell’ordine, esercito in stato di allerta permanente. Numerosi cortei attraversano fin dalle prime ore del giorno la metropoli lombarda, il centro è paralizzato e le periferie sono in fiamme. Le manifestazioni dei centri sociali bolognesi di domenica, contro l’adunata di Salvini a piazza Maggiore, sembrano, al confronto, un ballo di educande. Si teme per l’incolumità del presidente del Consiglio: la scorta è stata triplicata, due elicotteri si sono alzati in volo, una batteria antimissile è già stata allertata.
Non spaventatevi, non è vero niente: abbiamo controllato i notiziari e Milano è serena e operosa come sempre. E’ che leggendo il Fatto, stamattina, ci eravamo spaventati davvero: “Renzi oggi è a Milano – si legge in prima pagina – e la città è già in rivolta contro il ‘Progetto 2040’”, cioè la proposta di destinare una parte dell’area Expo alla costruzione di un polo di ricerca sulle tecnologie umane.
E in che cosa consisterebbe la “rivolta” annunciata dal giornale di Travaglio? Siccome il progetto prevede la guida dell’Istituto italiano di tecnologia di Genova e il coinvolgimento di un istituto di Torino e un altro di Trento, qualcuno a Milano (per esempio il rettore della Bicocca) s’è lamentato. Niente di grave e niente di irreparabile, come spiega sul Corriere di oggi Gianluigi Condorelli, scienziato di punta dell’Humanitas, il centro d’eccellenza alle porte del capoluogo lombardo: “Nella ricerca non bisogna fare campanilismi, l’intelletto non deve avere aree geografiche”. Quanto a Milano, “deve essere fiera di essere stata scelta perché è la dimostrazione che è la migliore piazza italiana dove fare ricerca oggi”, tanto più che “i poli scientifici milanesi saranno capaci di giocare un ruolo da protagonista”.
E pensare che secondo il Fatto Renzi “in un colpo solo è riuscito a scontentare tutta la Milano dell’università, della ricerca, dell’innovazione”. Salvo che nessuno se n’è accorto. L’insurrezione è rimandata.
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