ROMA - "Credo che essere di sinistra non sia fare i convegni o organizzare piccoli partiti che non vinceranno mai. Essere di sinistra, e ancora prima essere per la giustizia sociale e per l'uguaglianza, significa lottare contro il precariato", scrive il premier Matteo Renzi nella e-news settimanale lanciando così una stoccata ai fuoriusciti del Pd che hanno dato vita a sinistra italiana. Quella a Berlusconi invece il premier la rilascia rispondendo a una domanda della Welt su quale fosse l'attuale ruolo politico dell'ex presidente del Consiglio: "Berlusconi è il passato, io mi occupo del futuro".

Molteplici i temi che tocca nell'e-news, uno su tutti i dati della ripresa dell'Italia. "La realtà è più forte delle ideologie. L'Italia è ripartita e tutti i dati lo dimostrano (a proposito: gli anglofili guardino il bel video del ministro Padoan), ultimo in ordine di tempo il più 1,7% annuale sulla produzione industriale". Il governo secondo Renzi, "ha una proposta forte, visionaria, in grado di costruire un'Italia leader di un nuovo umanesimo per i prossimi decenni. I soldi ci sono. Adesso vediamo se c'è la volontà da parte di tutti". Che spiega anche il progetto post Expo: "Non chiudere neanche un giorno il Padiglione Italia. Assumere quasi duemila ricercatori e professori. Fare di quell'area un luogo di eccellenza mondiale".

Parole anche sulla riforma della scuola. "La mia generazione è cresciuta all'insegna del precariato. Doveva essere flessibilità, spesso era solo precariato, talvolta al limite dello sfruttamento. Negli ultimi vent'anni solo due leggi hanno ridotto il precariato: il jobs act e la Buona scuola" continua Renzi nella e-news (LEGGI).

"Qualcuno diceva che avremmo 'deportato' i professori e soprattutto in qualche regione come la puglia si è detto di tutto contro la buona scuola. Evito di dire quello che penso rispetto all'espressione infame della deportazione che richiama una storia di dolore inenarrabile. Mi limito ai fatti. In puglia su 4037 posti disponibili, hanno ottenuto la cattedra nella provincia indicata 3683 docenti. 269 Sono stati nominati in altra regione per loro scelta, 85 sono venuti da altre province. 380 Insegnanti sono stati assegnati a un'altra provincia. Dunque fuori regione andranno in 150", scrive.

Un messaggio anche sull'Europa. "Oggi parto per Malta dove in serata e domattina sarà molto interessante il lavoro dei leader africani e europei. È inutile dire "aiutiamoli a casa loro", se poi non aumentiamo i fondi per la cooperazione, non investiamo di più in Africa e non creiamo rapporti istituzionali e diplomatici più forti" continua il premier: "È quello che stiamo provando a fare. E pensiamo che questo sia l'unico modo per dare all'Europa un'anima. Non è solo un parametro, l'Europa".

Per finire un pensiero alla
vittoria di Aung San Suu Kyi: "In bocca al lupo di vero cuore alla Birmania che verrà. Evviva la politica che non smette di sorprendere, mai".