lunedì 9 novembre 2015

E pensare che dicevamo di non voler morire democristiani. Magari oggi potessimo dire il contrario.

Pierferdinando Casini: "Avanti con Matteo Renzi senza vergogna". Il centrodestra "è finito ieri"

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"La parabola ventennale del Centrodestra si è chiusa ieri", perché così come "tutto è nato a Bologna", allo stesso modo "tutto simbolicamente finisce a Bologna con questo palco singolare con cui di fatto le carte le dà Salvini". A parlare è Pier Ferdinando Casini che, in una intervista al Corriere della Sera, si mostra convinto del fatto che ieri, alla manifestazione alla quale hanno partecipato Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, si sia verificata "l'involuzione di un percorso che è approdato a nient'altro che a una deriva lepenista del centrodestra".
"Berlusconi oggi è l'ospite e Salvini il protagonista" sottolinea Casini, secondo cui per il futuro c'è una sola cosa da fare: "c'è un'area sempre più ampia che si riconosce nell'opera di Renzi ma che non appartiene al Pd". Per Casini, "il partito della nazione dobbiamo farlo noi. I moderati che sostengono il governo non lo devono fare con la vergogna o sotto tavolo come se si sentissero in colpa - conclude - Occorre ripartire da zero, con un nuovo contenitore, che ridia speranza a tutti quegli italiani che non possono riconoscersi nella piazza di Bologna".

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