Liberi cittadini contro il regime partitocratico, i privilegi della casta sindacale della triplice, la dittatura grillina e leghista, la casta dei giornalisti
domenica 8 novembre 2015
Come possono quelli che hanno distrutto un paese liberarlo per farlo ripartire? Al massimo lo faranno affondare come hanno tutto quello che hanno amministrato.
POLITICA #LIBERIAMOCI PROVE DI CENTRODESTRA A BOLOGNA, OGGI LA MANIFESTAZIONE CON SALVINI E BERLUSCONI In piazza con il popolo della Lega anche la Meloni (appuntamento dalle 10.30 in piazza Maggiore). Attesi tre diversi cortei degli antagonisti e dei centri sociali, uno dei quali, da via Stalingrado, tenterà di bloccare l’afflusso dei pullman leghisti. Nella notte incendio doloso sulla rete ferroviaria Tweet18 Timori per la sicurezza, a Bologna 600 poliziotti Berlusconi: andrò alla manifestazione della Lega a Bologna Bologna, incendio doloso e scritte antirazziste: rallentamenti su linea ferroviaria da e per Milano Caso Lombardia, Salvini difende Mantovani: "Attacco politico, giunta non rischia" Salvini: "Non pago canone Rai, col bollettino faccio differenziata" Salvini: "Piemonte ha conti da regioni del Sud". Coalizioni? "Lega più forte del centrodestra" 08 novembre 2015 Nella 'rossa' Bologna per tornare insieme e rubare al M5S la palma di alternativa a Matteo Renzi. Alla fine Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni, tre anime di un centrodestra mai così diviso come in questi mesi, saranno insieme in una piazza Maggiore a trazione leghista e 'assediata' dalle manifestazioni anti-Carroccio. Non è stato un percorso facile e, tra alcuni azzurri, i dubbi sulla partecipazione dell'ex premier e sul timore di un agganciamento alla Lega non sono ancora sciolti. Ma, raccontano in Fi, quella di Berlusconi è stata una scelta giunta solo alla fine di un percorso di mediazione che ha avuto nel patto tra i gruppi parlamentari e nella lenta mutazione di una kermesse leghista partita come "Blocca-Italia" i suoi snodi chiave. Si è arrivati, così, all'amichevole vigilia di ieri sera a San Siro tra i due leader, entrambi milanisti, e ad un possibile punto di partenza per cominciare a parlare, sin da lunedì, delle candidature alle amministrative. Non a caso, l'endorsement di Berlusconi a quel Marchini certo non amato dalla Lega, in Fi è rientrato velocemente, mentre, si racconta in ambienti azzurri, emerge nei vertici del partito l'ipotesi di convincere proprio Salvini (che oggi sottolinea di "non temere" Giuseppe Sala) a scendere in campo a Milano. E a Bologna, del resto, la manifestazione sarà aperta da una Meloni che resta più che papabile per le cruciali elezioni a Roma. Insomma, con la piazza di oggi, "finisce una stagione per un percorso comune che non sia solo di vertice", spiega Giovanni Toti, tra i mediatori più assidui, assieme Roberto Maroni, per permettere la partecipazione dell'ex premier. “Saremo 100mila”, ha annunciato il leader dei leghisti emiliani Alan Fabbri nei giorni scorsi. Ma la stima non è credibile: piazza Maggiore non contiene una tale massa di persone. E qualcuno, sotto in portici, ricorda che solo il Pci fino agli anni Ottanta, o il mega concerto di Guccini “Tra le via Emilia e il West” riuscivano davvero a riempire piazza Maggiore in ogni ordine di posti. A complicare le cose, denunciano alcuni consiglieri comunali di Forza Italia, la presenza sulla piazza di alcune strutture già montate del “Cioccoshow” che si terrà nei prossimi giorni. “Lasciare questi ostacoli è stata una porcata”, denunciano. Berlusconi parlerà dopo Meloni e prima di Salvini. Terrà un discorso breve, in cui toccherà, attaccando, la manovra e le politiche migratorie, oltre alla necessità di stringere i rapporti con quel Vladimir Putin che dell'ex premier è storico alleato. La scelta dell’ex Cavaliere di salire sul palco, in realtà, è più legata alla volontà di non finire in panchina, di dare ancora le carte sullo scacchiere del centrodestra. E di non essere archiviato dalle due manifestazioni contemporanee di Fitto a Roma e della Lega a Bologna. “I nostri elettori ci chiedono unità”, ha ribadito il leader Fi spiegando il suo sì alla piazza leghista dopo giorni di tira e molla. Ad ascoltare, una platea in gran parte leghista ma infarcita dello stato maggiore azzurro e che, prima dei big, vedrà passare sul palco diversi esponenti delle categorie, dai medici ai poliziotti, dagli esodati agli studenti. Tutt'intorno, invece, il pullulare delle (tante) contromanifestazioni con 600 poliziotti chiamati in causa per evitare ogni incidente e l''Anpi che invita ad una protesta pacifica e simbolica: porre dei garofani rossi sul sacrario dei caduti a pochi metri dal palco leghista. E nella notte, sulla linea ferroviaria per Milano, un incendio definito dagli inquirenti doloso ha interessato in quattro punti diversi dei cavi elettrici interrati. Ritrovata a terra una scritta che punta il dito contro "un mondo di razzisti e frontiere". Ma Salvini appare tutt'altro che preoccupato. "Finalmente l'opposizione si compatta e qualcuno sta preparando il dopo Renzi, e non sono i grillini", afferma da Cinisello Balsamo, dove ieri ha distribuito benzina scontata protestando "contro lo Stato ladro", tra le contestazioni dei centri sociali. Per Salvini, comunque, a Bologna ci saranno diverse decine di migliaia di persone, tutte riunite in una piazza che il Pd vede invece come la prova del definitivo tramonto di Berlusconi. Sarà "la conclusione malinconica della sua epoca", osserva il vicesegretario Pd Lorenzo Guerini. L'impressione, però, è che su quel palco possano smussarsi concretamente le cicliche frizioni registratasi tra Lega e azzurri. Non a caso, parlando ai gruppi parlamentari del Pd martedì scorso, Renzi se da un lato quasi sbeffeggiava i "bla bla block" ma dall'altro avvertiva: in quell'area qualcosa accadrà, dobbiamo essere pronti ad affrontarla. - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Prove-di-centrodestra-a-Bologna-oggi-la-manifestazione-con-Salvini-e-Berlusconi-1114ac83-879f-410e-8822-fc0408b6eafb.html
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