domenica 21 settembre 2014

Per la prima volta dissento dal pensiero di Gad Lerner. E ne pubblico l'articolo anche se non condivido il suo punto di vista. Ma la democrazia é anche questo. E forse la possibilità di confrontarsi é la cosa più bella della democrazia.

Renzi usa l’argomento 41% per mettere spalle al muro chi dissente. Verso il “partito della nazione”

DOMENICA, 21 SETTEMBRE 2014
Nella lettera ai militanti con cui Renzi cerca di mettere spalle al muro chi dissente sul Jobs Act, l’argomento è sempre il solito: respingiamo il ritorno del “vecchio”, abbiate fiducia in me che sono il “nuovo”. Tradotto in cifre: cari iscritti del Pd, io vi ho portato al 40,8% dei voti, i miei oppositori interni con i loro argomenti logori vi riporterebbero al 25%. Può anche darsi che abbia ragione, per quanto detestabili siano le vanterie demagogiche. Renzi cerca di plasmare un Pd a sua immagine e somiglianza, capace di assumere con naturalezza istanze e linguaggi di destra, per esempio in materia di flessibilità o di giustizia, sottratti a un’opposizione evanescente e subalterna. Renzi è pronto anche a sopportare una piccola emorragia a sinistra, se questo fosse necessario per dare vita al suo “partito della nazione”, ovvero partito pigliatutto che occupa saldamente il centro del sistema politico costringendo gli altri a ruotargli intorno.Con dosi massicce di populismo e trasformismo, Renzi si ripromette di mantenere quota 41% anche nelle elezioni future, a prescindere dagli esiti dell’azione di governo: troverà sempre qualcuno a cui dare la colpa se le sue riforme non danno i benefici promessi.
Il premier dovrebbe ricordare però che il 25 maggio scorso, alle europee, fece il pieno dei voti di sinistra -grazie anche all’operazione ridistributiva degli 80 euro- e non è scontato in futuro il rinnovarsi di questa fedeltà a sinistra. Per esempio il Jobs Act così come ce l’hanno fatto vedere finora è piuttosto un provvedimento che toglie alcuni diritti residuali di certezza del posto di lavoro alla minoranza che ancora li detiene, senza dare per il momento niente di concreto ai precari cui Renzi si rivolge. L’assegno universale per chi perde il lavoro o è senza lavoro, rimane al momento una chimera. Dunque, per restare alla metafora (sbagliata) dell’apartheid, diciamo per assurdo che Renzi toglie ai “bianchi” senza dare ai “neri”. Operazione di efficacia discutibile perfino nei suoi futuri esiti elettorali.

12 COMMENTI

  1. hotmetal · Domenica, 21 Settembre 2014, 8:52 Am
    non so se Renzi riuscirà a trasformare il PD nel partito della nazione, per ora è riuscito benissimo a trasformarlo in un partito di m….
  2. Giovanni Galluccio · Domenica, 21 Settembre 2014, 8:48 Am
    Ormai manca solo che qualcuno gli scriva discorsi più retorici, dove usi il noi quando ci fotte, collettivamente, e l’io per attribuirsi la promessina quotidiana, il Twitt per le cinciallegre, e la marchettona pre elettorale. Applausi dalla Francia, dove i nipotini dei fondatori di Forza Italia s’apprestano a sdoganare un tormentone natalizio con il ballo del Matteone… Comici spaventati guerrieri gli fanno da cornice con pose d’opera e contenuti da operetta. La compagna Camusso, l’amico don Raffaele Bonanni, il cittadino prepensionato Luigino Angeletti, mentre una nuova schiatta si accalca, pronta ad affondare i canini anche su un osso già spolpato. Aita e Parini o i tre capponi di renziana memoria?
  3. citoyenne · Domenica, 21 Settembre 2014, 8:39 Am
    Buongiorno
    Pur non usando i suoi più articolati argomenti, anch’io mi sono presa la briga di rispondere a Renzi ma, non so perché, su FB quando scrivo al premier, tutto scompare e mi sento costretta, per onestà mentale a riscrivere e a postare a parte.
    In questa occasione, io così ho ritenuto di dover rispondere almeno alla prima parte della lettera di Renzi (ho voluto di proposito non commentare la seconda parte con i programmi di berlusconiana memoria).
    “”Nella sua lettera agli elettori PD il presidente Renzi si è ricordato che lui è a capo di un governo per cui ha usato il conveniente plurale.
    Ma poiché io non mi sento buona, gli chiedo: quando dice “” noi siamo qui per cambiare l’Italia”" di chi parla? degli eletti del PD più gli alleati, NCD – UDC – il partito di Monti? oppure FI, FdI, la Destra di Storace? Questo non è dato saperlo.
    Renzi inoltre scrive: “”non accetteremo mai di fare le foglie di fico alla vecchia guardia che a volte ritorna”.”" Ma Renzi si scorda che lui ed i suoi amici stanno già facendo la foglia di fico al caro intimo amico Berlusconi, in previsione di non si sa quali benefici per sé e la sua famiglia intenda trarre. che cosa ci viene a raccontare allora?
    Renzi parla inoltre del benedetto/maledetto 40,8% di preferenze ottenute alle EUROPEE, lo vuol capire che si trattava solo di Europee? Ed inoltre era il 40,8% di poco più di metà dell’elettorato. Se non è lui in grado di farsi i conti, avrà vicino qualcuno che glieli faccia? E qualche altro che gli spieghi la differenza tra elezioni europee ed elezioni legislative?”"
  4. gianni · Domenica, 21 Settembre 2014, 8:38 Am
    Qualcuno spiega a renzi che i suoi 11 milioni d ivoti sono meno del 12 presi da veltroni quando straperse? E’ ora di finirla con la bufala del 41%.
  5. foxtrot · Domenica, 21 Settembre 2014, 8:34 Am
    fece il pieno dei voti di sinistra
    Mica vero, tante anime belle di sinistra non votarono ed altre votarono Tsipras.
  6. foxtrot · Domenica, 21 Settembre 2014, 8:31 Am
    Renzi è pronto anche a sopportare una piccola emorragia a sinistra
    E fa bene.
  7. Lady Dodi · Domenica, 21 Settembre 2014, 8:26 Am
    E io che pensavo Tweet che il color seppia fosse il mio televisore guasto! Comunque ho cambiato canale.
  8. Pasquale · Domenica, 21 Settembre 2014, 8:26 Am
    L’opposizione subalterna ed evanescente della destra ha una motivazione: perché strillare se Renzi sta facendo proprio quello che a B. non era mai riuscito?
  9. Lady Dodi · Domenica, 21 Settembre 2014, 8:22 Am
    No non è Renzi che lo ammette. Intendevo Lerner.
  10. a tutto tweet · Domenica, 21 Settembre 2014, 8:21 Am
    Ieri sera il film color seppia del maestro Ettore Scola : interessante il contorno : “un popolo che adora un duce”, anzi i due duci, ma dopo le adunate non mettetelo alla prova questo popolo, sappiamo come e’ finita.
    Oggi si ritorna a quel tipo di plebiscito ?
    La coppia Renzi+Berlusconi, in un contesto e con metodi diversi (ma i megafoni raitv sembrano uguali ) hanno la maggioranza del popolo con loro. Tentazione di voto anticipato (con grande coalizione) sara’ questa la vera mossa di Renzi, che accende la miccia dell’art.18 ?
  11. Lady Dodi · Domenica, 21 Settembre 2014, 8:19 Am
    Toh! Adesso ammette che gli 80 euro erano …….voto di scambio! Pero bravo Renzi. Capricorno Doc.
  12. clelia loiacono · Domenica, 21 Settembre 2014, 8:16 Am
    hai altre soluzioni o alternative ?
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