martedì 8 novembre 2016

Impazzimento grillino: le follie di Raggi, Beppe e Taverna

M5S
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Dalle nomine della sindaca al trumpismo di Grillo alle paranoie della senatrice
 
Mentre il mondo trattiene il fiato per il risultato americano, mentre l’Europa dibatte sul come fronteggiare la crisi, mentre l’Italia si divide sul referendum costituzionale, dalle parti del M5S sembra si aggirino davvero dei matti.
1) Virginia Raggi – informa Repubblica – starebbe per nominare capo di gabinetto (vacante dal primo settembre!)  il dottor Stefano Toschei, già segretario generale al consiglio regionale del Lazio. Questo Toschei pare sia amico del solito avvocato Sammarco, quello del famoso studio nel quale la Raggi svolse il praticantato eccetera eccetera. Ora, questo Toschei non stava affatto simpatico ai grillini della Regione Lazio, tanto che la capogruppo alla Pisana, Valentina Corrado, lo mise nel mirino per chiedere conto delle sue presenze e delle sue assenze. Come si vede dal documento qui sotto, praticamente i grillini lo consideravano un assenteista! E ora è in pole position per fare il braccio destro della sindaca. Bah.
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2) Su Wired c’è un’intervista assurda di Beppe Grillo (leggila qui).
Comprendiamo che deve farsi pubblicità per il suo spettacolo che sta per riprendere, ma almeno due frasi sono veramente pazzesche. La prima su Trump: Beh, forse è meno peggio della Clinton. Però se è quello che esprimono oggi gli Stati Uniti, non è una cosa straordinaria”. La seconda: basta voto, meglio l’estrazione a sorte. “Come può essere ancora il voto un modo per attuare la democrazia? A questo punto troviamo un altro sistema. Per esempio l’estrazione a sorte, come le giurie popolari. Si selezionano le persone per categorie, titolo di studio, uomo o donna, età e si chiede se vuole gestire per un anno la tua nazione, o per andare all’opposizione e via”. Senza bisogno di commenti.
3) Infine, ecco Paola Taverna, core de Roma grillino e silente da un po’ di tempo. 20151102_Taverna_expo_v4_ULa senatrice recupera il perduto con una delle paranoie tipiche del Movimento: attenzione ai brogli del 4 dicembre. A Radio Cusano Campus ha detto: “Io proporrei come si fa con alcuni paesi molto problematici un controllo quasi quasi internazionale sulla validità delle votazioni. Il rischio brogli esiste, non solo per i voti degli italiani all’estero ma anche per il voto degli italiani in Italia”. Terza follia odierna. Speriamo che per oggi basti così.


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