venerdì 11 novembre 2016

Fabbrini: “Trump non è Reagan, ha vinto con la destra estrema”

Usa2016
Republican presidential candidate Donald Trump prepares to leave after casting his ballot in New York, Tuesday, Nov. 8, 2016. (ANSA/AP Photo/Richard Drew) [CopyrightNotice: AP]
Fabbrini è americanista e direttore della School Government della Luiss
 
Sergio Fabbrini, americanista e direttore della School Government della Luiss, chi è Trump? Un repubblicano o un Ogm? 
«Non è un repubblicano se lo intendiamo come esponente della cultura politica conservatrice entro i limiti del new deal che si è sviluppata negli Usa dopo il secondo Dopoguerra. Ma anche il partito non è più quello di Bush padre e di Reagan, è cambiato dall’interno. Quello che coniugava valori di mercato e competizione con ordine interno e responsabilità internazionale è finito con l’affermazione di di Newt Gingrich nel ’94».
E cosa c’è al suo posto?
«Un partito a maggioranza molto più radicale ed estremista che mette in discussione i valori di fondo dell’America del Dopoguerra. Si radicalizzano obiettivi come la deregolamentazione, la detassazione, la restituzione dei poteri dal governo federale agli Stati. I nuovi repubblicani esprimono componenti radicali sul piano religioso, le comunità protestanti irish-scottish, fondamentalisti della Costituzione come della Bibbia, diffidenti verso lo Stato e molto aggressivi in politica es tera».

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